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“Emerge un’unanime preoccupazione circa la mancanza, a oggi, di un piano industriale che traguardi oltre dicembre 2024; infatti il contratto con il principale cliente OnSemiconductor (che satura oltre l’90% della produzione) scade a fine anno”. A dirlo sono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, commentando il coordinamento sindacale di LFoundry, che si è tenuto lunedì 22 luglio ad Avezzano (L’Aquila), alla presenza dei segretari nazionali Barbara Tibaldi (Fiom), Massimiliano Nobis (Fim) e Luca Colonna (Uilm).
“Da tempo si chiede di poter discutere con la direzione di una prospettiva industriale che possa traguardare i prossimi dieci anni, con l’industrializzazione di nuove produzioni da affiancare a quella prevalente di Cis”, spiegano gli esponenti sindacali, rimarcando che “l’azienda si è finora sottratta dalla responsabilità di dare le risposte sul futuro dello stabilimento di cui le lavoratrici, i lavoratori e il territorio hanno diritto. I 1.300 dipendenti, partecipando in maggioranza alle giornate di sciopero della settimana scorsa, vogliono capire con i fatti il loro destino occupazionale”.
Il coordinamento ritiene necessario che “l’azienda apra tavoli di confronto con Regione Abruzzo e Mimit. In questo momento trova favore la destinazione di risorse pubbliche anche al rafforzamento dei siti produttivi dei semiconduttori. Promuovere sinergie con le strutture pubbliche è fondamentale per rafforzare un sito che da più di 30 anni rappresenta un riferimento lavorativo e sociale per l’intero territorio marsicano”.
Oggi (martedì 23 luglio) la Rsu è stata convocata dall’azienda. “Auspichiamo - concludono i sindacati - che vengano comunicate risposte sui futuri piani industriali. Se così non fosse saranno valutate con le lavoratrici e i lavoratori, nelle assemblee convocate nei prossimi giorni, le azioni da intraprendere per coinvolgere anche Regione e Mimit”.