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“L’ho imparato a scuola”, una frase ripetuta tante volte. Passioni che si scoprono e poi si coltivano per una vita. Gli studenti dell’Istituto tecnico Nautico Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi di Brindisi affollano l’aula magna per una lezione particolare: il mestiere della pesca. Una giornata di formazione per conoscere uno dei lavori più antichi nella storia dell’uomo, con le sue tecniche, i suoi rischi, anche il suo fascino. I potenziali marinai di domani ascoltano con attenzione i docenti, che in questo caso sono i sindacalisti della Flai Cgil. Di volta in volta fanno lezione Gabrio Toraldo, segretario generale Flai Brindisi, Gabriele Guarino, segretario Flai Cgil Brindisi, Antonio Macchia, segretario generale Cgil Brindisi; Antonio Ligorio, segretario Flai Puglia; Antonio Gagliardi, segretario generale Flai Puglia; Antonio Pucillo, che della Flai Cgil nazionale è il capo dipartimento Pesca.
Professori per un giorno che spiegano le difficoltà, le prospettive e l’importanza di un settore strategico sia per l’economia locale che per quella nazionale. Anche la bellezza di un’attività antica ma sempre attuale, che si integra perfettamente con il turismo e la cultura. Scoprire la pesca è un progetto avviato dalla Flai, nell’ambito del Programma triennale della pesca e dell’acquacoltura 2022/2024, finanziato dal ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, per far conoscere un mondo di grande tradizione, che rischia tuttavia di estinguersi senza il necessario ricambio generazionale.
“Parlare con gli studenti di scuola superiore a indirizzo nautico – spiega Pucillo – è fondamentale. Perché la pesca rischia di estinguersi a causa di una crisi profonda, perché i pescatori sono gli unici a non avere i diritti e le tutele degli altri lavoratori, e così le nuove generazioni non vedono in questo mestiere la possibilità di raggiungere una stabilità economica, lo considerano senza futuro. Eppure, nonostante la crisi, diversificando le attività, penso alla pesca turismo, all’ittiturismo, ai prodotti semi-lavorati, non limitandosi alla cattura, il settore potrebbe anche tornare a essere redditizio. Quindi gli studenti sono i benvenuti, perché la loro creatività, la loro fantasia sono il miglior carburante per ogni tipo di barca”.
Flai Brindisi, in uno con la Camera del lavoro, Flai Puglia e il Dipartimento pesca della Flai nazionale, grazie alla disponibilità dello storico Istituto Nautico brindisino, hanno programmato non solo questa giornata di formazione, ma anche un secondo tempo da vivere a settembre, in mare, a contatto con i pescatori professionisti per pescare e apprendere non solo le tecniche del mestiere, ma anche storie di vita, i tanti aneddoti che fanno della pesca un lavoro a suo modo magico. Gli alunni e le alunne pongono domande, chiedono precisazioni, si immaginano grandi, uomini e donne fatte, magari in mezzo al mare.