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Si è tenuto giovedì 13 giugno lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento Leonardo di Grottaglie (Taranto) per garantire un futuro industriale ed occupazionale al territorio. “Un’iniziativa di lotta – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – che ha unito tutti i lavoratori del sito, diretti e degli appalti, che con un’unica voce hanno chiesto soluzioni credibili e investimenti per assicurare un futuro allo stabilimento”.
Il 24 giugno si svolgerà a Roma l’incontro con i vertici aziendali, le Rsu e le segreterie nazionali e territoriali sindacali. “Un primo appuntamento – proseguono le tre sigle – dove ci aspettiamo che l’azienda si sieda al tavolo con la volontà di individuare soluzioni per un reale percorso di diversificazione delle attività che porti alla piena saturazione del sito e garantisca la piena occupazione di tutti i lavoratori compresi quelli dell’indotto”.
Fiom, Fim e Uilm auspicano che “anche le istituzioni, nazionali e territoriali, sostengano la lotta dei lavoratori e incalzino l’azienda a investire in un territorio già devastato da crisi importanti come quella dell’ex Ilva. Una responsabilità che oggi è mancata e che invece ha visto le istituzioni contrapporsi ai lavoratori che hanno ‘osato” avvicinarsi a uno dei luoghi che ospiterà il G7”.
I sindacati così concludono: “La lotta non si ferma con le forze dell’ordine, ma dando risposte concrete a chi rischia di non avere un futuro lavorativo, mantenendo centrale la presenza di una azienda come Leonardo, partecipata dallo Stato”.