“Esprimiamo soddisfazione per la richiesta di stabilizzazione avanzata dal presidente della Provincia, Stefano Minerva, che riguarda 78 Lavoratori socialmente utili (Lsu) operanti in quell’Ente”. Così Simone Longo, segretario confederale della Cgil Lecce, e Sabna Tondo, coordinatrice provinciale del Nidil Lecce. “È l’epilogo di un percorso lungo e faticoso, che ha visto la Cgil e il Nidil di Lecce in prima linea. Una notizia che conferma quanto annunciato dal capo di gabinetto dell’Ente, Andrea Romano, in occasione dell’ultima assemblea dello scorso 5 marzo presso la sede leccese della Regione, alla presenza anche dell’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, e dei dirigenti regionali”.
“Negli ultimi anni, tante abbiamo sollecitato la definizione di una ultraventennale situazione di precarietà. Nel tempo la stabilizzazione dei lavoratori è avvenuta a macchia di leopardo, evidenziando la sensibilità di alcuni amministratori rispetto ad altri. Quanto deciso dalla Provincia di Lecce rappresenta però un passo decisivo verso il superamento definitivo del problema, visto che la richiesta che riguarda circa un terzo del totale degli Lsu dell’intero territorio salentino”, dicono i sindacalisti.
“Alcuni sindaci, come sta facendo ora la Provincia, hanno già approfittato dell’agevolazione offerta dall’ultima Legge di Bilancio, che consente un importante sostegno economico fino al pensionamento di questi lavoratori e l’attenuazione delle norme relative all’assunzione nel pubblico impiego. Cogliamo l’occasione per invitare le amministrazioni utilizzatrici di Lsu, che ancora non abbiano colto tali opportunità a farlo: hanno tempo fino al 30 aprile. La Cgil e il Nidil saranno come sempre disponibili a dare il loro contributo come sempre hanno fatto in questi anni.