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Una consultazione straordinaria a settembre e ottobre tra lavoratrici e lavoratori, tra pensionate e pensionati: l'obiettivo è valutare le proposte alternative alle politiche economiche e sociali del governo e chiedere l’impegno alla mobilitazione, fino allo sciopero generale. L'ordine del giorno dell'Assemblea generale della Cgil, approvato il 20 luglio, ha dato indicazioni precise sul presente e futuro dell'azione sindacale.
Gli scioperi e le proteste finora
Prima di tutto, l'Assemblea ha confermato le valutazioni e gli impegni contenuti nell’ordine del giorno approvato lo scorso 5 giugno: "Esprime soddisfazione per la riuscita della manifestazione nazionale del 24 giugno - si legge nel testo -, in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per il rilancio del servizio sanitario nazionale indetta insieme a una vasta rete di associazioni".
Un passaggio per sottolineare la riuscita degli scioperi unitari dei metalmeccanici e dei settori dei trasporti, che si sono realizzati in queste settimane. Molto importante l’assemblea unitaria delle delegate e dei delegati del settore del commercio e del turismo, tenuta il 21 luglio a Bologna, per il rinnovo dei contratti nazionali del settore scaduti da oltre sette anni.
Gli obiettivi della mobilitazione
Quindi il percorso di mobilitazione che, si legge nel documento, continua nelle prossime settimane e "ha bisogno del massimo impegno di tutta la Cgil nell’allargare il confronto sulle nostre proposte a sostegno dei diritti costituzionali, per il lavoro stabile e sicuro, per l’aumento dei salari e il rinnovo dei contratti, contro la precarietà del lavoro".
E ancora, riassumendo i temi maggiori, la lotta sindacale è per un fisco giusto e giuste pensioni, per la sanità pubblica, la scuola pubblica, politiche nazionali di sistema per il turismo e per la cultura, politiche industriali per un nuovo modello di sviluppo e a salvaguardia dell’occupazione.
La consultazione straordinaria
Dunque l'annuncio della consultazione straordinaria. Per valutare le proposte alternative all'esecutivo, come detto, e "per chiedere l’impegno alla mobilitazione fino allo sciopero generale": L'assise inoltre "dà mandato alla segreteria di discutere la proclamazione e la collocazione nel rapporto con Cisl e Uil".
Una legge popolare sulla rappresentanza
La Cgil valuta anche la predisposizione di una proposta di legge di iniziativa popolare per una legge sulla rappresentanza, con lo scopo di sostenere la contrattazione nazionale e per il salario minimo, a partire dall’attuazione degli articoli 39 e 36 della Costituzione. "Con una soglia salariale oraria sotto cui nessuno sia costretto a lavorare - si legge -, e valuta di istruire la possibilità di ricorrere allo strumento di referendum abrogativi delle leggi che hanno incentivato la precarietà del lavoro, al fine di poter assumere le specifiche e necessarie decisioni".
Il 12 settembre a Bologna
Tutta l'organizzazione viene quindi impegnata "per la massima riuscita della manifestazione nazionale indetta con larga rete di associazioni per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata, per la pace". L'assemblea generale della Cgil sarà riconvocata il 12 settembre a Bologna, insieme all'assemblea delle delegate e delegati sugli obiettivi per i contratti nazionali e la negoziazione di secondo livello.