Era il 24 novembre del 1901 quando a Bologna confluirono oltre 700 leghe di contadini, braccianti, mezzadri, piccoli proprietari terrieri. Si riunirono per due giorni perché volevano darsi un'organizzazione e rispondere alla sfida della rappresentanza. Fu così che nacque Federterra, una delle prime organizzazioni sindacali che voleva dare voce e diritti alle cooperative di braccianti salariati, alle leghe di miglioramento e resistenza, alle cooperative fra lavoratori della terra, ma anche ai piccoli affittuari, e perfino ai piccoli proprietari.
"Le nostre radici - spiega il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni in occasione del 120° anniversario che viene celebrato dal sindacato proprio a Bologna in questi giorni - sono profonde. Quelle della Flai Cgil affondano in quelle due giornate quando, sotto il mantello del partito socialista, che nelle campagne svolgeva la propria azione politica e cominciava a organizzare le masse proletarie, nacque questa organizzazione".
Tante sfide si posero allora: come unire e come rappresentare identità lavorative diverse, come raggiungerle e come dare loro voce, un impegno non dissimile da quello dell'attuale sindacato di strada. Quello - ricorda Mininni - fu però anche il congresso che mise la questione femminile al centro del dibattito tanto che pochi anni più tardi "ebbe il coraggio di eleggere la prima donna segretario generale: Argentina Altobelli". Inevitabile non cogliere le connessioni tra questo passato in cui "si sentiva forte l'esigenza delle masse proletarie di darsi un’organizzazione per sognare un mondo migliore ma anche per cominciare a costruirlo" e l'oggi in cui l'impegno del sindacato dalla parte di chi lavora la terra resta immutato.