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Una giornata densa di incontri con le forze politiche, quella del 14 aprile, per la Cgil. Il segretario generale Maurizio Landini ha visto le rappresentanze del Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Avs. Al centro delle riunioni i referendum dell’8 e 9 giugno, coi cinque quesiti su lavoro e cittadinanza.
L’incontro col PD
Il giro di riunioni è iniziato col Partito Democratico. Landini ha visto al Nazareno la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha ribadito il pieno sostegno ai quesiti: "La Costituzione dice che la Repubblica è fondata sul lavoro, ma sul lavoro dignitoso, sul lavoro di qualità, sul lavoro non precario, non povero, sul lavoro più sicuro. Andremo a votare anche per affermare il diritto di cittadinanza, di tutte quelle persone a cui dopo tanto tempo in Italia è ancora negato”.
"Invitiamo tutte e a tutti a votare, soprattutto in un momento in cui c'è chi punta a stravolgere l'ordine mondiale sostituendolo con la legge del più ricco e del più forte. Abbiamo l'occasione in Italia – ha aggiunto Schlein– di una grande ondata di partecipazione che rimetta al centro la dignità delle persone, la dignità del lavoro e quindi siamo felici di contribuire anche noi a questo sforzo".
Il leader della Cgil ha sottolineato l’importanza di garantire a tutti i cittadini un’informazione corretta sulla chiamata alle urne: “C’è bisogno di dare una grande informazione sul fatto che c’è il referendum. Ci rivolgeremo a tutti gli organi di informazione, compreso il servizio pubblico, perché pensiamo che sia un dovere informare le persone e metterle nelle condizioni di poter andare a votare”.
Landini: col referendum cancelliamo le leggi sbagliate
E ancora: “Abbiamo registrato una condivisione molto importante: c’è un impegno comune a portare a votare il maggior numero possibile di persone per raggiungere il quorum. Con cinque sì possiamo cancellare leggi sbagliate, dare diritti alle persone che lavorano, ridare cittadinanza a chi oggi non ce l’ha, rimettere al centro la persona, la qualità della vita e del lavoro”.
Il segretario ha poi specificato che la Cgil ha chiesto incontri a tutte le forze politiche che compongono l’arco parlamentare. I partiti di governo non hanno risposto. “La settimana scorsa abbiamo incontrato Italia Viva – ha spiegato – ma la risposta delle forze di governo non l’abbiamo ancora avuta. Nei prossimi giorni solleciteremo l’incontro anche con loro”.
In ogni caso, ha ribadito, nessuno può pensare di boicottare il momento di voto: “Fondamentale è che tutti invitino i cittadini e le cittadine a votare”, ha aggiunto.
La riunione col M5S
A seguire è stata la volta del Movimento 5 Stelle. Il leader Cgil ha visto il presidente Giuseppe Conte: "Abbiamo appena concluso un incontro con Landini e altri esponenti Cgil soprattutto sui quesiti referendari per smantellare il Jobs Act. Io stesso li ho firmati subito perché siamo favorevoli ad abrogare quelle norme. Si tratta di garantire più sicurezza sul lavoro. Oltre mille morti l'anno richiede misure concrete e noi siamo per la procura sul lavoro. Investire in tutele e capitale umano, dobbiamo aumentare il nostro potere salariale, molti giovani prendono stipendi da fame e questi sono i veri problemi dell'Italia”, ha detto Conte al termine dell’incontro.
Conversando con le agenzie, Landini ha affermato: “L’incontro è andato bene: hanno dichiarato il loro impegno, la loro partecipazione, alla campagna referendaria. Hanno dichiarato anche la loro volontà e il loro impegno a fare una campagna elettorale, a lavorare per invitare le persone a partecipare”.
Questo è “un punto particolarmente importante – ha aggiunto Landini – abbiamo chiesto anche al Movimento 5 Stelle di fare le pressioni dovute sia nei confronti della Rai sia nei confronti di tutti gli organi di informazione perché sia svolto fin in fondo il lavoro di servizio pubblico”.
Il confronto con AVS
Infine si è svolto l’incontro tra la Cgil e l’Alleanza tra Verdi e Sinistra. Anche da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli arriva il sostegno pieno e convinto: “Utilizziamo il referendum per cambiare l’Italia”, hanno detto. "Cinque Sì pieni e convinti. Questa può essere una piccola ma grande rivoluzione, contro una vita precaria e insicura", hanno aggiunto.
Soddisfatto il segretario Landini: “Abbiamo avuto un incontro molto importante, abbiamo una condivisione su una campagna che porti molte persone a votare. L’obiettivo è combattere la precarietà e arrivare a un lavoro con più salute e sicurezza. Il referendum è quello strumento che consente alle persone di decidere direttamente e cancellare queste leggi balorde e sbagliate”.
L’8 e 9 giugno, insomma, “è l’occasione perché ogni cittadino diventi parlamentare. C’è bisogno di farlo perché così non si va avanti: non si arriva a fine mese, i giovani vanno all’estero, si continua a morire su lavoro”, ha concluso.