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"E' stato firmato oggi, 11 maggio, tra Regione Lazio e organizzazioni sindacali e datoriali, l'accordo che definisce i criteri di ripartizione dei fondi per la mobilità e la cassa in deroga per l'anno 2021 nelle aree di crisi complessa della Regione". Così, in una nota, Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio.
"Per quest'anno - continua la nota - lo stanziamento sarà di oltre 28 milioni, che sono stati così suddivisi: 21.150.000 euro alla mobilità in deroga, 7.103.880 alla cigs in deroga. L'accordo punta a essere immediatamente esigibile per le lavoratrici e i lavoratori in quanto raccoglie l'esperienza degli anni passati sullo snellimento delle procedure per definire la platea e quindi erogare la mobilità. Un capitolo specifico riguarda le politiche attive su cui, dopo la sottoscrizione dell'accordo di marzo, le parti firmatarie intendono puntare in modo deciso. Reputiamo che per rendere efficaci le politiche attive sia utile proseguire il confronto per stimolare una ripresa economica che porti alla buona occupazione", affermano in una nota unitaria i confederali.
"A differenza degli ultimi anni, nel 2021 gli stanziamenti sono sufficienti a coprire l'intero anno dando così certezze anche per il 2022 e continuità di erogazione ai soggetti percettori. Sul capitolo politiche attive, oltre alla presa in carico dei destinatari della misura da parte dei Cpi per la ricerca intensiva di lavoro sulla base delle competenze maturate e sull'età anagrafica, le parti si sono date appuntamento entro la fine del mese per sperimentare modelli di politiche attive specifiche per coloro che raggiungono il requisito della pensione entro due anni. Le parti inoltre, ognuna per le proprie competenze, si impegneranno per favorire la collocazione lavorativa utilizzando anche la formazione quale strumento di reinserimento lavorativo. Nei prossimi mesi continueremo a impegnarci per migliorare la norma che finanzia la mobilita in deroga nelle aree di crisi complessa, per evitare che chi ha l'opportunità di svolgere lavori con contratti a termine non venga penalizzato", concludono le tre organizzazioni dei lavoratori.