"I lavoratori artigiani delle imprese iscritte al fondo di solidarietà bilaterale per l'artigianato (Fsba) sono ancora in attesa del pagamento della cassa integrazione Covid. Molti lavoratori attendono addirittura da settembre. Una situazione drammatica, imputabile a un sistema burocratico soffocante, che, anche in presenza del finanziamento delle risorse già deliberate e contabilizzate, resta immobilizzato tra ministeri, firme timbri e indecisioni". Così, in una nota, Donatella Onofri, segretaria della Cgil di Roma e del Lazio, Rosita Pelecca, segretaria della Cisl del Lazio e Roberto Di Francesco, segretario della Uil del Lazio.
 
"In un periodo contrassegnato dalla crisi pandemica che sta determinando un diffuso impoverimento e la chiusura di molte botteghe storiche e riduzioni di attività e perdite di posti di lavoro, come anche ricordato recentemente dalle interviste rilasciate dai rappresentanti della Cna di Roma, - continuano i dirigenti sindacali - questi ritardi sono insopportabili. Quello che riteniamo ancora più grave è che non si capiscono le ragioni del ritardo, che di sicuro non può essere imputabile al cambio del ministro competente, in quanto l’attività ordinaria deve essere comunque garantita e a maggior ragione in queste circostanze difficili".
 
"Il sistema bilaterale ha dato ampia prova di efficienza nel periodo pre-pandemico e in particolare durante la pandemia, erogando ai beneficiari, attraverso la gestione dei i soldi pubblici e nell’arco di 24 ore, gli importi richiesti superando per tempestività il sistema previdenziale pubblico e prevenendo tensioni e rabbia sociale. Nel Lazio, a vario titolo, sono coinvolti circa 18.000 lavoratori che sistematicamente si rivolgono o telefonano ai nostri uffici denunciando situazioni di grande difficoltà a soddisfare le esigenze più elementari delle loro famiglie. Pretendiamo che vadano ricercate e risolte immediatamente le cause del blocco, anche perché il riacutizzarsi della pandemia continuerà, purtroppo, a rallentare la ripresa e la produzione di beni e servizi. Il ritardo nei pagamenti per il sostegno al reddito combinato con l’eventuale sblocco dei licenziamenti diventerebbe,.in una città come Roma, una miscela esplosiva di difficile governo", concludono i sindacalisti.