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“La crescita esponenziale di Amazon in Italia ha un rovescio della medaglia: i ritmi di lavoro sono spesso insostenibili, il turn over molto alto, il ricorso ad appalti e subappalti spesso non adeguatamente sorvegliato”. Così la segreteria confederale della Cgil, Tania Scacchetti commenta le dichiarazioni di Mariangela Marseglia, VP country manager Amazon.it e e Amazon.es, che ha reso noti alcuni dati riguardo all'attività del colosso dell'e-commerce. Secondo Marseglia, nel 2020 sarebbero oltre 2.600 i posti di lavoro a tempo indeterminato creati in Italia.
Numeri che la dirigente sindacale non intende sottovalutare, soprattutto in una fase di crisi come questa. "Dietro ai numeri però - sottolinea - ci sono lavoratrici e lavoratori che chiedono diritti, tutele, garanzie, che il gruppo di Jeff Bezos continua a non offrire. Crescono gli occupati, ma crescono anche i problemi di chi lavora, a dimostrazione che creare occupazione di qualità non è, al momento, una priorità di Amazon”.
“Si sta finalmente aprendo un confronto sindacale, ci auguriamo che - conclude Scacchetti - possa portare rapidamente a degli avanzamenti e creare le condizioni per l’avvio di un dialogo costruttivo fra le parti”.
Numeri che la dirigente sindacale non intende sottovalutare, soprattutto in una fase di crisi come questa. "Dietro ai numeri però - sottolinea - ci sono lavoratrici e lavoratori che chiedono diritti, tutele, garanzie, che il gruppo di Jeff Bezos continua a non offrire. Crescono gli occupati, ma crescono anche i problemi di chi lavora, a dimostrazione che creare occupazione di qualità non è, al momento, una priorità di Amazon”.
“Si sta finalmente aprendo un confronto sindacale, ci auguriamo che - conclude Scacchetti - possa portare rapidamente a degli avanzamenti e creare le condizioni per l’avvio di un dialogo costruttivo fra le parti”.