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Siglata l’ipotesi di accordo tra i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i rappresentanti dell’associazione datoriale Assosistema Confindustria per il rinnovo del contratto di lavoro del settore lavanderie industriali, che occupa circa 20.000 addetti e 1200 imprese, alberghiere e sanitarie, scaduto lo scorso 31 dicembre. L’intesa che riguarda il triennio 2023 – 2025 sarà sottoposta al voto nelle assemblee dei lavoratori che si terranno entro il 31 maggio.
Per la parte economica, l’accordo prevede un aumento medio sui minimi di 155 euro così distribuito: per il settore turismo, 40 euro da marzo 2023, 45 euro a maggio 2024, 50 euro a maggio 2025 e 20 a ottobre 2025; per il settore sanitario: 20 marzo 2023, 20 euro a dicembre 2023, 50 a giugno 2024, 65 ad aprile 2025.
Viene incrementato l'elemento perequativo per le aziende che non effettuano la contrattazione di secondo livello, dagli attuali 260 euro a 350 nel corso della vigenza contrattuale. Aumento del contributo a carico delle aziende per il fondo sanitario Fasiil, che passa da 8 a 12 euro nel corso del triennio contrattuale, con l’impegno a rafforzare le prestazioni offerte. Introdotto anche un meccanismo antievasione: qualora non rispettassero l’intesa contrattuale, le aziende incorreranno in una sanzione superiore al contributo.
L’intesa contiene inoltre molte risposte alle richieste fatte dai sindacati. Tra gli altri, il passaggio dal livello A1 all’A2 dopo 20 mesi dall’assunzione anche in periodi non continuativi, l’inserimento del 15 per cento di maggiorazione per il lavoro supplementare a partire dalla prima ora, l’obbligo di accordo sindacale in sede aziendale per regolamentare la reperibilità. Inoltre, è stata prevista l’istituzione dell’organismo paritetico salute e sicurezza per programmare azioni per il miglioramento delle condizioni di lavoro, attività formative, studi e ricerche.
“Siamo giunti a questa intesa in tempi brevi, in un settore che ha pagato un prezzo altissimo durante la pandemia – dichiarano le segretarie Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil in una nota -. L’accordo, che prevede elementi di novità rilevanti, è stato possibile grazie alla volontà delle parti nel dare una risposta ai lavoratori che vivono un momento di forte difficoltà a causa di un’inflazione che sta erodendo pesantemente il potere di acquisto dei salari”.