"Mentre noi eravamo all'incontro una persona è morta e ci sono due feriti molto gravi, abbiamo informato in diretta il tavolo di quello che purtroppo stava succedendo e il fatto che non c'è più tempo da perdere. Non c'è più tempo per non affrontare in modo nuovo questa piaga". Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro tra governo e parti sociali sulla sicurezza sul lavoro.
"L'incontro di oggi non ha risposto a tutte le problematiche, alle questioni poste - ha affermato -. C'è una disponibilità ad avviare un confronto ed è stato proposto un tavolo il 26 gennaio sull'alternanza scuola-lavoro e offerta una disponibilità a fissare altri incontri. Ci arriverà una proposta nei prossimi giorni su settori specifici, come l'agricoltura ed edilizia".
Il leader della Cgil ha poi ricordato che "ci sono questioni generali che noi abbiamo posto nella piattaforma insieme con Cisl e Uil a cui ad oggi non è arrivata risposta: bisogna investire molto di più sulla prevenzione e questo vuol dire fare assunzioni per l'ispettorato del lavoro e fare assunzioni nei servizi di medicina del lavoro".
Per Landini è anche il momento di "intervenire sulle ditte in appalto, a partire dal fatto che si devono rispettare i contratti e chi non rispetta i contratti e le leggi non deve essere messo nella condizione di lavorare. Va introdotta la patente a punti, vanno superate forme di precarietà molto forti e allo stesso tempo questo vuol dire che il governo deve mettere risorse per investire e rafforzare naturalmente questa logica". Inoltre, "c'è bisogno di non continuare a dare soldi pubblici o sostegni alle imprese che non rispettano le norme su salute e sicurezza"
Il sindacalista ha poi detto che sono emerse "da parte di qualcuno anche richieste di modifica del testo unico sulla sicurezza, ma abbiamo chiarito al governo che noi non siamo disponibili a fare un accordo che peggiori il testo unico". "Per noi un accordo sulla sicurezza è un'esigenza, un'urgenza - ha aggiunto - ma deve essere in un'ottica di maggiore applicazione e di maggiori tutele".
Rispetto all'alternanza scuola-lavoro "abbiamo già detto che proporremo di superare l'obbligatorietà, proporremo una certificazione delle imprese, una formazione per i tutor e la necessità che questo strumento diventi oggetto di discussione vera anche con gli studenti e le organizzazioni sindacali, cosa che finora non è stato".
Per il futuro, ha concluso, "l'impegno del Governo è presentarci un calendario di incontri le prossime settimane su altri temi. Non è ancora chiaro come si intende affrontare tutte quelle che sono le richieste che noi abbiamo presentato nella piattaforma. E siccome all'inizio dell'incontro il ministro ha detto che quella piattaforma era la base di una possibile discussione, noi gli abbiamo ribadito che va bene. Ma questo si verifichi in tempi molto rapidi".