“Siamo qui per combattere una logica sbagliata, sia sugli appalti sia sulle politiche che devono sostenere il rilancio di questo Paese”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso della mobilitazione nazionale dell’edilizia, parlando a Roma, in piazza Don Bosco, a margine dell’iniziativa lanciata da Fillea Cgil e FenealUil.
Riguardo al nuovo Codice degli appalti, Landini ha detto che “è profondamente sbagliato quello che il governo sta facendo. Questa liberalizzazione degli appalti è una follia sul piano della salute della sicurezza delle persone, perché gli infortuni e i morti sul lavoro avvengono proprio quando parte la logica del subappalto al massimo ribasso. Ed è un grave errore perché in questo modo non solo non si rendono trasparenti i processi”, ma il superamento delle gare è un “modo per favorire la malavita organizzata”.
“Tutto questo - ha aggiunto - sta avvenendo senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali”.
“Forse quelli del governo non hanno mai lavorato - prosegue Landini -, ma andare in un cantiere e far passare la logica del subappalto e del sotto appalto vuol dire che si fa una logica al massimo ribasso, vuol dire che si mettono in discussione i contratti, i diritti delle persone, vuol dire che non sei in grado di garantire la sicurezza e questo non vuol dire accelerare i cantieri, questo vuol dire mettere a repentaglio la vita delle persone che lavorano e vuol dire fare una concorrenza sleale tra le imprese”.
“Quando si fanno queste cose noi saremo sempre contro. Diremo sempre di no, ma lo facciamo per il bene di questo Paese”, ha proseguito. “Chi oggi teorizza che in questo modo le cose andranno meglio sta dicendo delle bugie e non sta facendo gli interessi di questo Paese, ma forse fa gli interessi di qualche lobby economica. Quindi il problema non è dire di no oggi, è dire di sì senza rendersi conto di quello che si sta facendo”.
“Prima di questa follia - ricorda Landini - chi subappaltava doveva garantire di applicare i contratti nazionali di lavoro a chiunque. Oggi questa cosa non c'è più. Sta prevalendo l'idea che il mercato libero senza vincoli è quello che realizza. Si sta tornando indietro e questa logica è contro il lavoro. Nel 2022 sono morte 130 persone nel settore dell'edilizia, e ci sono stati più di 2 mila infortuni. Il 90% di queste cose avviene proprio dove ci sono gli appalti”.
I sindacati, spiega Landini, erano “riusciti ad ottenere con il governo Draghi un vincolo per gli appalti pubblici, in cui non si poteva fare più di un subappalto e in ogni caso dovevi garantire l’applicazione del contratto nazionale. Oggi stiamo tornando indietro. Anziché estendere questa regola al settore privato stiamo liberalizzando il subappalto anche nel settore pubblico”.
“Stiamo discutendo insieme a Cisl e Uil e credo che nei prossimi giorni, la prossima settimana, prima di Pasqua, saremo nella condizione anche di avviare un percorso” di mobilitazione, aggiunge Landini. “Questa fase deve essere preparata per mettere in campo delle azioni anche di mobilitazione e di manifestazioni nei territori nelle regioni senza assolutamente escludere nulla”. Secondo i sindacati c’è la necessità di “avviare una grandissima campagna straordinaria di assemblee di confronto in tutti luoghi di lavoro”. Per il segretario Cgil “il mese di aprile deve essere un mese in cui si attiva” questo percorso, “c’è bisogno di parlare, di discutere, di andare in ogni luogo di lavoro pubblico, privato, piccolo o grande per dire alle persone quello che vogliamo fare per avviare un percorso che indichi anche perché non siamo d’accordo”.