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Quello proclamato a Roma da Cgil, Cisl e UIl per il 25 ottobre non è uno sciopero politico: “Lo sciopero parte dal fatto che è sotto gli occhi di tutti come le aziende non stanno funzionando e c'è una responsabilità anche del Comune nel non affrontare, anche insieme ai sindacati, un problema molto serio che riguarda il funzionamento di quelle aziende”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, parla dello stop dei lavoratori delle partecipate del Comune di Roma: “Invece di chiedere di ritirare gli scioperi, sarebbe utile che il Comune accetti di discutere con i lavoratori il modo in cui risolvere i problemi. Lo sciopero credo avrà solidarietà da parte della città, perché la città vede che le cose non funzionano e c'è bisogno di cambiarle".
Come è ormai noto, il 25 ottobre incroceranno le braccia per protestare contro l’amministrazione Raggi e il suo assessore al Bilancio Gianni Lemmetti i lavoratori di tutte le società partecipate dal Comune: Ama, Atac, Farmacap, Multiservizi, Aequa Roma, Zetema, Risorse per Roma, Roma Servizi, Roma Metropolitane. Nelle 18 aziende lavorano circa 24.000 dipendenti di cui 8 mila di Ama e 11 mila di Atac. Lo sciopero non riguarda invece i dipendenti diretti del Campidoglio e le società partecipate di secondo livello come Fiera, Car, Centrale del Latte.
Alle dieci ci sarà il via alla manifestazione sotto al Campidoglio. Prevista la partecipazione di 5 mila persone, l’opposizione, i quasi 200 lavoratori di Roma Metropolitane a rischio licenziamento e quelli a rischio precariato. È la prima volta che scioperano i lavoratori dei servizi pubblici gestiti dal Comune: nel 2014 l’astensione dal lavoro fu dei dipendenti diretti del Campidoglio.
"La sindaca Virginia Raggi sa bene che lo sciopero del prossimo 25 ottobre è stato proclamato perché l’amministrazione da lei guidata non ha onorato accordi firmati e ha nascosto la verità su Roma Metropolitane. Nel frattempo, in queste ore, la Roma Multiservizi, un'altra partecipata del Comune, annuncia migliaia di licenziamenti. La sindaca non si agiti, la segreteria della Cgil nazionale e il suo segretario generale sono pienamente informati sull’andamento delle vertenze in corso e sulle drammatiche condizioni in cui versa il Comune e le aziende partecipate”. Così il portavoce del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“La sindaca - aggiunge il portavoce del numero uno della Cgil - dopo mesi di sollecitazioni cui non ha risposto, continua a ripetere che la sua giunta è aperta al confronto, salvo poi essere smentita dai suoi assessori, che in Prefettura dichiarano che con i sindacati e le parti sociali le discussioni sono riservate al tempo libero. E intanto il degrado in cui è sprofondata la città e la mancanza di progetti per rilanciarla sono sotto gli occhi di tutti”. E così conclude: “Se la sindaca ha davvero a cuore il bene di Roma, è giunto il momento di dimostrarlo, di affrontare e diversamente da quanto sino ad ora accaduto risolvere i problemi della città".