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È passato un anno dalla tragedia alla Lamina di Milano, in cui persero la vita quattro lavoratori. “Abbiamo appreso dagli organi di stampa che, dopo la conclusione delle indagini della procura di Milano a fine luglio, è stato notificato il rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo a carico del legale rappresentante dell'azienda. I Pm gli contestano di non aver valutato il rischio di mancanza totale di ossigeno che può produrre l'utilizzo del gas argon che veniva usato per le lavorazioni a caldo e di non aver predisposto le necessarie procedure di sicurezza”. Lo afferma la Fiom Milano, in una nota. A febbraio dovrebbe iniziare il processo.
Nel 2018 oltre 700 persone sono morte sul lavoro, senza contare gli incidenti mortali in itinere, con i quali la terribile cifra di chi è uscito da casa una mattina per recarsi al lavoro e non è più tornato è di 1.450. A Milano e provincia hanno perso la vita oltre 50 lavoratori.
In tale quadro, che indica il drammatico peggioramento delle condizioni di lavoro, uno degli emendamenti presentati alla manovra finanziaria prevede la riduzione dei premi assicurativi che le imprese pagano all’Inail, fondi che verrebbero sottratti alla formazione in materia di sicurezza e di tutela della salute nei luoghi di lavoro: è vergognoso.
Nell’anniversario della strage alla Lamina, per la quale, secondo le conclusioni dell’inchiesta della Procura della Repubblica, l’azienda ha pesantissime responsabilità, “noi vogliamo ricordare Arrigo, Giancarlo, Giuseppe e Marco, intensificando il nostro impegno nei luoghi di lavoro, sul territorio e nelle sedi preposte perché il lavoro sicuro diventi la norma e non l’eccezione”.
Il 31 gennaio si svolgerà in Camera del lavoro di Milano un'assemblea che coinvolgerà tutti i delegati sindacali e rappresentanti per la sicurezza nei luoghi di lavoro metalmeccanici. Quel giorno verrà proiettato un documentario dal titolo “Mai più!”, che, partendo dalla tragedia della Lamina, propone una riflessione collettiva sul dramma dei morti sul lavoro.
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Il lavoro che uccide, speciale RadioArticolo1