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I Vigili del fuoco italiani coprono dei turni massacranti, sono ormai stremati e non ce la fanno più: è il momento di dire basta. Questo l’allarme rilanciato con forza dalla Fp Cgil, proprio nel tempo dell’emergenza atmosferica. L’occasione è l’incontro col ministro dell’Interno Piantedosi, chiamato ad ascoltare le richieste e – se possibile – dare qualche risposta.
Nel 2030 territorio scoperto
“In Italia la condizione di lavoro dei Vigili del fuoco è drammatica – esordisce il sindacato -. Sotto organico ormai da troppi anni, costretti a turni di lavoro estenuanti in particolar modo nel periodo estivo con richiami e rientri in straordinario, senza una assicurazione Inail contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, alle prese con un governo che nasconde le verità e capace solo di fare propaganda. Nel 2030 la dotazione organica, considerando i pensionamenti dei prossimi anni, avrà una carenza tale per la quale si correrà il concreto rischio di non coprire l’intero territorio, semmai solo le città metropolitane. Sono questi alcuni dei temi che metteremo al centro dell’incontro di oggi con il ministro dell’Interno Piantedosi”. A parlare è Mauro Giulianella, coordinatore nazionale Fp Cgil Vvf.
Amministrazione incapace
Il sindacato indica le maggiori emergenze in atto: “Le conseguenze dei fenomeni atmosferici sempre più estremi con caldo al Sud e grave maltempo al Nord, il G7 alle porte, l'avvio della campagna antincendio boschiva, i servizi dei presidi rurali e acquatici, due corsi di formazione ancora in fase di avvio per circa 1.280 aspiranti alla qualifica di capo squadra tra generici e di specialità: una somma di circostanze che mette in evidenza l’incapacità dell’amministrazione di organizzare e pianificare le attività correlate al soccorso. A completare il quadro, il soccorso tecnico urgente quotidiano da garantire. Una situazione che, siamo convinti, sfiancherebbe anche ‘l'uomo bionico’", prosegue.
Il contratto scaduto
A questa condizione di disagio bisogna aggiungere il contratto scaduto, continua, insieme a “un ordinamento professionale che fa acqua da tutte le parti e un'amministrazione che non rispetta le corrette relazioni sindacali scaricando le responsabilità del soccorso, in maniera poco rispettosa, sulla grande disponibilità del personale del Corpo che, per forma mentis, si presta in ogni occasione e per il bene della cittadinanza dimostrando grande professionalità”.
Mancano quattromila vigili
I Vigili del fuoco stanno lavorando con 4.000 operativi e 2.500 amministrativi in meno rispetto al necessario: “Con sovraccarichi di lavoro a volte inaccettabili. Il ripiego allo straordinario è ormai ordinario. Qualcuno direbbe che siamo veramente alla frutta”. Da parte sua, sono anni che il sindacato denuncia le criticità legate al soccorso tecnico urgente e ai carichi di lavoro eccessivi, “ciò nonostante le donne e gli uomini che operano sul territorio godono di un trattamento poco dignitoso: per questo vigileremo e se necessario chiameremo il personale a sostenere le iniziative di lotta”, conclude Giulianella.