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Appuntamento a Palermo, oggi (21 ottobre) ai cantieri culturali alla Zisa, nello spazio Cre.Zi.Plus, per affrontare un tema quantomai attuale come quello dell’impatto socio-economico del futuro parco eolico marino al largo delle isole Egadi sulla pesca siciliana. Due esigenze, entrambe necessarie: quella di produrre energia da fonti rinnovabili, per contrastare il cambiamento climatico e non fare più ricorso alle fonti fossili ma a quelle naturali del sole e del vento; e quella di continuare ad assicurare un ambiente di lavoro fruttuoso ai pescatori isolani, mitigando gli effetti di una grande opera come quella del parco eolico offshore che si estenderà su una superficie marina di 800 chilometri quadrati, un’estensione pari a una provincia come quella di Ravenna. Le marinerie interessate direttamente e indirettamente dalla pesca nelle aree del futuro parco eolico sono quelle di Mazara del Vallo, Marsala, Trapani, San Vito lo Capo e delle isole Egadi, aree che a buon diritto si possono definire storiche per il comparto siciliano della pesca, da sempre uno dei più importanti al livello nazionale.
Con l’obiettivo di avviare una proficua concertazione fra le parti, il dipartimento pesca della Flai Cgil guidato da Antonio Pucillo illustrerà un approfondito studio per valutare il possibile impatto della fattoria eolica offshore MedWind sulla pesca e il comparto ittico nelle aree influenzate dall’opera. Lo studio prende in considerazione l’analisi di oltre duecento lavori scientifici sugli impatti dei parchi eolici sul benthos, i pesci, i mammiferi marini, l’eco sistema e sulle interazioni con la pesca e i pescatori, compresi gli effetti del rumore dell’opera. La ricerca si avvale anche dei dati più aggiornati disponibili e riferiti al triennio 2019-21, provenienti dalla raccolta dati del Mipaaf, il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dal ‘register fleet’ europeo, dai dati sul traffico navale, dalla letteratura, e si avvale anche di interviste alle categorie nelle aree coinvolte dal progetto. “La cabina di regia deve essere concertata - osserva Pucillo - perché come dimostra il nostro studio è necessario un maggior approfondimento sulla valutazione socio economica presentata da Renexia - MedWind, così da prendere in considerazione l’economia locale e il benessere sociale delle aree realmente coinvolte dalla grande opera, valutare possibili ripercussioni economiche e occupazionali per il settore. Fondamentale l’incontro e il confronto con i pescatori e con le comunità costiere interessate, anche nell’ottica di un’eventuale riconversione”.
Ad illustrare lo studio sarà il biologo marino Franco Andaloro, per poi discuterne con il segretario generale della Flai Cgil Sicilia Tonino Russo, quello della Cgil Alfio Mannino, il direttore generale di Renexia Spa Riccardo Toto, il presidente dell’Arci Giampaolo Buonfiglio, il responsabile area pesca e acquacoltura Confcooperative Fedagripesca Gilberto Ferrari, il dirigente generale dipartimento Pesca della Regione Sicilia Alberto Pulizzi, il presidente regionale di Legambiente Gianfranco Zanna, il presidente di Legacoop Sicilia Filippo Parrino, Benedetto Lo Nigro di Federpesca, sono stati invitati anche i sindaci di Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Pantelleria, Trapani.