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Il Tribunale di Bologna ha accolto le ragioni di parte sindacale riguardo la necessità attivare misure cautelari di custodia di La Perla. Insieme, è stato deciso il sequestro il patrimonio di La Perla Manufactoring srl, compresa l’azienda, e la nomina di due custodi, oltre che il sequestro preventivo dei marchi detenuti a Londra.
Un’operazione importante che, si legge in una nota Filctem Cgil e Uiltecs Uil, “scongiura il pericolo, reso palese dalla dichiarazione dei liquidatori di Londra, di inibire alle aziende italiane l’utilizzo del marchio, di cessione del marchio senza tenere in debito conto il destino delle qualificate competenze di lavoratrici e lavoratori di La Perla”.
Per i sindacati, infatti “un’operazione sul marchio svincolata dalla valorizzazione delle riconosciute abilità delle lavoratrici finirebbe per disperdere questa qualificata manodopera oltre che svilire il marchio stesso”.
Proprio in ragione di quanto sopra, “auspichiamo che la misura cautelare di custodia determini al contempo un celere sblocco del pagamento delle retribuzioni di ottobre, novembre e 13sima, in mancanza del quale il rischio di dispersione delle maestranze si concretizzerà a breve. Senza le splendide maestranze, detentrici di Know how di elevatissima specializzazione, non ci sarebbe più La Perla”, termina la nota.