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Si fa sempre più intricata la vertenza La Perla. Il Tribunale di Bologna ha, infatti, rigettato il ricorso per la conversione in amministrazione straordinaria della procedura di liquidazione giudiziale della divisione inglese, La Perla Global Management UK detentrice del marchio, che era stato presentato dai commissari di La Perla Manufacturing (con sede a Bologna) in amministrazione straordinaria.
La richiesta era stata formulata con l’obiettivo di creare un’unica gestione dell’insolvenza del gruppo: nella vicenda è coinvolta anche La Perla Italia srl, cioè la società che detiene la rete retail, in un percorso parallelo a quello di La Perla Uk, consentendo la prosecuzione delle attività aziendali e la salvaguardia dei posti di lavoro. A favore della conversione si era espresso il Mimit, così come i sindacati e i joint liquidator inglesi. La sentenza, contenuta in un decreto di 21 pagine, indica che le difficoltà aziendali devono essere gestite attraverso un protocollo di insolvenza transfrontaliero, ancora in fase di definizione.
La notizia è arrivata prima dell’incontro in teleconferenza tra Regione Emilia-Romagna, sindacati, commissari e il ministero delle Imprese e del made in Italy, mettendo ancor più in risalto i ritardi del Mimit nel mettere a punto un protocollo per tentare il salvataggio di un'azienda che rappresenta l'eccellenza della lingerie a livello mondiale. Nemmeno oggi il tavolo ha sortito effetti tangibili quindi le parti si sono aggiornate per il prossimo 22 ottobre alle ore 10. In ragione della delicatezza dei temi, i sindacati chiedono che la riunione avvenga in presenza.
In un comunicato congiunto diffuso in serata, Filctem Cgil e Uiltec Uil annunciano: "Saremo al Mimit non solo come delegazione sindacale, ma con tutte le lavoratrici di La Perla. Ribadiamo l’assoluta necessità di risposte in tempi brevi - si legge sulla nota – riteniamo inaccettabile che non ci sia ancora un testo definitivo del protocollo che raccordi le 4 procedure giudiziali e le tempistiche di salvataggio del gruppo dalla cui stesura passano le sorti delle lavoratrici”.
Per Stefania Pisani e Mariangela Occhiali, rispettivamente segretaria generale della Filctem Cgil di Bologna e funzionaria della Uiltec Uil Emilia-Romagna, “Serve che si amplifichi ulteriormente la riattivazione delle produzioni e della commercializzazione dei capi perché è necessario rimanere sul mercato con i prodotti iconici del gruppo. È fondamentale – continua la nota - che le maestranze, uniche per competenza, vengano messe nella condizione di esprimere le proprie abilità professionali per salvare l’occupazione e un marchio del made in Italy di indubbia qualità”.
“Non nascondiamo la nostra preoccupazione – spiegano le due sindacaliste - per la mancata attrazione in Amministrazione straordinaria di La Perla Uk, anche perché la riteniamo da sempre la soluzione più congeniale al riavvio delle attività e al mantenimento occupazionale. In alternativa è evidente che non vengono meno i nostri obiettivi ma urge accelerare i tempi".