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Un po' di respiro per buona parte delle lavoratrici del marchio di lingerie di lusso La Perla. Lo ha reso noto la Filctem Cgil di Bologna in un comunicato stampa. Alle 220 sarte dei reparti di produzione La Perla Manufactoring srl, posta in stato di insolvenza e in attesa dell'amministrazione straordinaria, è stata riconosciuta la cigs per un anno dal primo febbraio 2024. Le lavoratrici, prive di qualsiasi forma di retribuzione dall'ottobre scorso, attendono adesso i pagamenti da parte dell’Inps e tutte auspicano essere celeri.
Si resta in attesa del decreto che autorizzi la cassa integrazione straordinaria per un altro ramo del marchio: La Perla Management srl, che impiega una sessantina di dipendenti che operano nelle funzioni di staff. Le lavoratrici si augurano che il ministero proceda con celerità anche per queste colleghe, al pari delle altre, senza retribuzione da 5 mesi.
Conclude il comunicato della Filctem Cgil bolognese: "Una volta messa in sicurezza la tenuta dell’occupazione con il pagamento effettivo degli ammortizzatori sociali e dopo le apprezzabili dichiarazioni del ministro D’Urso riguardo la difesa del marchio storico, dobbiamo fare in modo che la priorità di tutti i soggetti coinvolti in questa complicatissima vertenza si indirizzi verso una celere riapertura dell’azienda e la rimessa in attività della produzione".
Le lavoratrici della Perla stanno lottando per veder riaprire il proprio stabilimento di Bologna. Da quando il fondo Tennor ha acquisito il gruppo nel 2018, ha progressivamente smesso di pagare i fornitori, disegnare nuove collezioni, pagare i contributi e da qualche tempo anche gli stipendi ai dipendenti, mettendo a rischio un marchio storico conosciuto in tutto il mondo con una collezione molto ambìta . Ad oggi sono state aperte diverse procedure contro il fondo finanziario.