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Piccoli passi avanti nella vertenza che vede impegnate la Filctem Cgil e le istituzioni territoriali di Bologna e dell'Emilia-Romagna al fianco delle “perline”, le dipendenti della casa di lingerie di lusso "La Perla". Dopo mesi di iniziative davanti ai palazzi dell’Unione Europea, del governo italiano e ai cancelli chiusi della loro fabbrica, questa mattina alle otto, 28 di loro hanno ripreso servizio .
L'Amministrazione straordinaria ora non è più soltanto sulla carta. I commissari si sono impegnati per far ripartire le produzioni, anche se questo avverrà gradualmente e con una rotazione tra le 250 dipendenti.
La ripartenza è uno degli effetti della liquidità messa a disposizione dell’azienda da Tyche Bank, istituto bancario specializzato in procedure concorsuali e finanza d'impresa che nelle scorse settimane aveva dichiarato di “voler supportare un business di valore come quello del gruppo La Perla”.
Dare continuità alla linea produttiva
"Abbiamo deciso di ripartire in maniera molto cauta - ci spiega Antonella Benedettini, modellista La Perla - riprendendo in mano i progetti lasciati a metà prima della chiusura. In maggioranza capi a cui mancano piccoli dettagli perché i soldi a disposizione sono pochi e non possiamo permetterci il minimo spreco. Stiamo scegliendo i progetti in maniera molto mirata - sottolinea la lavoratrice - per dare continuità alla linea produttiva, per far uscire dei bei capi per la nostra clientela affinché si torni a parlare della Perla, di noi lavoratrici e della nostra vertenza. Speriamo davvero - conclude Benedettini - che i prodotti vengano accolti bene affinché possano rientrare al lavoro quante più ragazze possibile".
Riunire le tre società nell’amministrazione straordinaria
Per Stefania Pisani, segretaria generale della Filctem Cgil Bologna, questa riapertura avrà un ruolo centrale rispetto alla partita della vendita della società. “Considerate che ci sono dieci offerte - sottolinea Pisani - ma noi vogliamo essere certe che arrivi un imprenditore serio. La divisione della Perla in tre società è solo una divisione fittizia. Auspichiamo che il tribunale riunisca tutti nell'amministrazione straordinaria, una decisione fondamentale affinché nessuna lavoratrice resti esclusa".
Mercoledì nuovo round al Mimit
Prossima tappa della vertenza mercoledì prossimo, 4 settembre, quando le procedure fallimentari italiane e quella inglese verranno esaminate dal ministero delle Imprese del made in Italy insieme ai commissari. Obiettivo: definire un protocollo che armonizzi le diverse normative.
Domani Collettiva trasmetterà in diretta un incontro presso la sede della Regione Emilia-Romagna in cui si affronterà in maniera organica la necessità di armonizzare leggi italiane, comunitarie e inglesi a tutela dell'occupazione delle addette..