Si avvicina la data del 1° ottobre, quando nei cantieri la patente a punti diventerà obbligatoria per tutte le attività. La scadenza fissata dal decreto Pnnr, almeno secondo le dichiarazioni ufficiali del ministero del Lavoro, rimarrà confermata senza possibilità di rinvio o periodo transitorio.

Eppure nella serata di ieri (16 settembre), sono spuntati tre emendamenti al “decreto omnibus” che propongono di posticipare l'implementazione del sistema di tre mesi, fissandola al 1° gennaio 2025. I tre emendamenti sono identici, e sono stati presentati da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega. Altre due proposte, avanzate dalle Autonomie e dal Partito democratico, chiedono un rinvio ancora più lungo, fissando la nuova data al 1° aprile 2025.

Il Parlamento, insomma, appare non certo indifferente agli appelli lanciati in extremis dalle Confederazioni artigiane, tra cui spiccano Cna, Confartigianato e Casartigiani. Attualmente, infatti, non è stato ancora pubblicato il decreto attuativo che dovrebbe definire i dettagli operativi. Quando verrà pubblicato, includerà le linee guida per l'uso del nuovo strumento e le modalità di richiesta tramite il portale dell’Ispettorato del lavoro.

"Abbiamo più volte evidenziato tanto le ombre quanto le luci presenti nel decreto, ma un rinvio sarebbe inappropriato anche e soprattutto per il messaggio che si darebbe al Paese, ai lavoratori e alle imprese”, spiega Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil: “Prima parte la patente, prima si potrà migliorarne portata e capacità. Tutti gli emendamenti che chiedono un rinvio sono sbagliati e chiediamo che siano ritirati”.

Il ministero, in ogni caso, ha confermato che non ci sarà alcuna proroga né regime transitorio. In una nota del 16 settembre, il dicastero di via Flavia ha confermato che la data di entrata in vigore rimane fissata per il 1° ottobre 2024, e che il regolamento attuativo sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale secondo i tempi previsti. E anche se i tempi tecnici saranno rispettati, non ci saranno modifiche alla scadenza stabilita.

Come funziona la patente a punti

L'obiettivo della patente è di avere ambienti di lavoro più sicuri nei cantieri edili, minimizzando i rischi di incidenti. Da ottobre tutte le imprese edili e i lavoratori autonomi operanti in cantieri, temporanei o mobili, devono possedere questo documento per dimostrare la loro conformità alle normative sulla sicurezza. I cantieri comprendono attività di costruzione, manutenzione, demolizione e altre operazioni edili, come specificato nell’Allegato X del Testo unico sulla sicurezza (d.lgs. 81/2008).

Ogni impresa o lavoratore inizia con un punteggio di 30 crediti, che può aumentare fino a 100. La perdita di punti avviene in seguito a violazioni delle norme di sicurezza. La gravità della violazione determina il numero di crediti decurtati. Ad esempio: dieci crediti vengono persi per violazioni gravi come la mancata redazione del Documento di valutazione dei rischi o del Piano di emergenza; sette per esposizione a rischi significativi come esplosioni o crolli; cinque per impiego di lavoratori non regolarmente assunti. Fino ad arrivare a dieci o 15 crediti persi nel caso di infortuni più o meno gravi e 20 per decesso di un lavoratore causato da responsabilità dell’impresa.

La perdita totale dei punti può comportare sanzioni come la sospensione dell’attività o l’esclusione da gare d’appalto. Ma è possibile recuperare fino a 15 crediti partecipando a corsi di formazione specifici. Le imprese devono mantenere un saldo minimo di 15 crediti per operare nei cantieri, altrimenti rischiano sanzioni amministrative tra 6 mila e 12 mila euro. Le imprese in corso di un contratto di appalto o subappalto possono completare i lavori anche se subiscono decurtazioni.