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Manutenzione del territorio, piano straordinario del lavoro, ambiente. In circa un migliaio hanno protestato in Calabria a Catanzaro davanti alla Cittadella regionale contro la disattenzione del governo e della giunta verso il settore forestazione e ambiente. Una questione nazionale, che nella punta dello Stivale rischia di implodere. In piazza Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, con i segretari generali nazionali Giovanni Mininni (Flai Cgil), Raffaella Buonaguro (Fai Cisl) e Gabriele De Gasperi (Uila Uil), quelli regionali Caterina Vaiti (Flai Cgil), Michele Sapia (Fai Cisl) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil) e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.
Le ragioni della protesta e le richieste
Corposo il pacchetto di rivendicazioni. A partire dal rilancio della forestazione calabrese, la cura e manutenzione dell’ambiente e del territorio regionale, l’apertura di un confronto su un grande progetto di riforestazione, gestione dei popolamenti e attività di vivaistica. In Calabria il territorio si sgretola, ma i forestali sono poco meno di quattro mila e con un’età media di 60 anni e sono fermi dal punto vista contrattuale a oltre dieci anni fa.
Il commento della Cgil
“Davanti a noi – ha detto Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil - abbiamo sfide importanti, dai cambiamenti climatici alla siccità, a una vera e propria fragilità idrogeologica. Chiediamo un piano straordinario di assunzioni e la cura e la tutela del territorio. C’è la possibilità di rendere questo settore ancora più produttivo come già accade nel Nord Europa in cui è legato all’industria energetica e del legno e crea sviluppo”.
“Inizia una stagione di lotta. Non si possono aspettare undici anni per avere un contratto integrativo regionale. La fragilità della Calabria - ha detto Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria - è sotto gli occhi di tutti, crollano i ponti e siamo sotto lo smacco degli incendi. Dobbiamo farci sentire, mettere in sicurezza l’Italia e la Calabria, dare una sveglia su un tema importante come quello del cambiamento climatico”.
“Abbiamo firmato un contratto integrativo regionale ma è fermo lì dal 2019 – ha spiegato la segretaria Flai Cgil Calabria, Caterina Vaiti -. E non ci stiamo alla classica risposta 'non ci sono risorse'. Le risorse per questo settore vanno individuate e il governo si deve impegnare per trovare i finanziamenti. Abbiamo pochi forestali e in età avanzata, un nuovo piano di assunzioni consentirebbe loro di essere dirottati su attività più leggere come nel settore vivaistico e di introdurre nel bacino giovani andando anche ad arginare la fuga dalla Calabria”.
Le risposte dell'assessore
I sindacati al termine degli interventi sono stati ricevuti dall’Assessore Gianluca Gallo. Durante i colloqui, sono stati affrontate le principali criticità inerenti il comparto forestale. “Pur prendendo atto dello sforzo della Regione per impegnare 440 milioni di euro sul periodo 2023-2026 – affermano i sindacati – riteniamo comunque urgente aprire un confronto con il Governo nazionale per integrare i fondi necessari per il 2023 e per una nuova fase di investimenti strutturali a favore del settore”.
Tra le richieste principali di Fai, Flai e Uila, un cronoprogramma per definire un impegno concreto di rilancio del comparto. Richiesta accolta favorevolmente dall’Assessorato, per cui al termine dell’incontro i rappresentati regionali di Fai, Flai e Uila unitamente ai rappresentanti nazionali hanno siglato un verbale contenente precise indicazioni sugli impegni futuri. Il 5 giugno si insedierà un tavolo negoziale e di confronto per la revisione e adeguamento delle norme e del contratto integrativo regionale forestale siglato nel 2019 e mai recepito. Altri punti del cronoprogramma, l’avvio entro giugno di un percorso di riqualificazione del personale forestale, la definizione di tutti gli adempimenti preliminari per riproporre il progetto Previeni Calabria 2022-2025, il confronto sulle indennità chilometriche, istituendo anche un tavolo tecnico con il coinvolgimento della Conferenza Stato Regioni e delle Federazioni nazionali. Sarà inoltre avviato entro luglio un confronto regionale per il personale del servizio di sorveglianza idraulica finalizzato a risolvere problematiche contrattuali, vuoti normativi e aspetti organizzativi. Subito dopo la pausa estiva partirà un altro confronto regionale per programmare entro fino anno un piano straordinario pluriennale di messa in sicurezza del territorio, con progetti di manutenzione e rimboschimento, di sistemazione idraulico agraria, di interventi di recupero e utilizzo del patrimonio forestale regionale, di rafforzamento dell’attività vivaistica, prevedendo innovazioni e il necessario ricambio generazionale.
“Alla luce di quanto ottenuto esprimiamo piena soddisfazione – affermano i sindacati di categoria – e ci impegniamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori a monitorare tutti i prossimi avanzamenti, contando che a partire da questa iniziativa regionale possa avviarsi una seria politica forestale su tutto il territorio nazionale: porteremo la voce di questa vertenza anche tra le rivendicazioni della manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil prevista il 20 maggio a Napoli”.