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La Federazione nazionale dei lavoratori della terra fu costituita proprio nella città felsinea il 24 e il 25 novembre del 1901. All’alba di un secolo che avrebbe visto il movimento dei lavoratori diventare ancora più forte, nonostante le repressioni del ventennio fascista. Federterra fu una delle prime organizzazioni sindacali, nella quale confluirono le cooperative di braccianti salariati, le leghe di miglioramento e resistenza, le cooperative fra lavoratori della terra, i mezzadri, i piccoli affittuari, e perfino i piccoli proprietari. "United we stand", uniti resistiamo: la parola d’ordine che era delle Unions inglesi, veniva raccolta anche da Federterra, che naturalmente fu combattuta e poi soppressa dal regime mussoliniano. Ma quella terra era e restava fertile, così il 23 marzo del 1944, a guerra ancora in corso, Federterra si ricostituì a Bari. Per poi trasformarsi, due anni dopo, in un paese liberato dal nazifascismo, nella Confederazione generale dei lavoratori della terra, la Confederterra che subito aderì alla Cgil. Un cammino che parte da lontano fino ad arrivare alla Flai Cgil che oggi torna a dare appuntamento a Bologna per celebrare la ricorrenza.
Nelle due giornate esatte dell'anniversario "i temi del passato - spiega la federazione in una nota - incroceranno le battaglie e le rivendicazioni di oggi, in un dialogo continuo tessuto con il filo rosso dei diritti e delle tutele conquistati, anche a costo della vita, da chi la terra la lavorava, la coltivava, la viveva, stagione dopo stagione. La storia dell’Italia contemporanea è anche la storia dell’emancipazione dei contadini dal latifondo improduttivo, e delle riforme - sempre contrastate dai proprietari terrieri - che miravano ad assicurare un po’ più di giustizia sociale. Racconti sindacali e politici, che rivivranno a Bologna nel palazzo Re Enzo, con incursioni in un passato pronto a tornare presente. Dai temi della rappresentanza a quelli della sicurezza, passando per il protagonismo delle donne, le emigrazioni e il lavoro agricolo, gli argomenti in discussione non mancano"
Il programma della due giorni prevede l'apertura di Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil; gli interventi di Emanuele Bernardi, Storico – Università La Sapienza di Roma; Silvia Bianciardi, Storica – Università telematica e-Campus; Alessandra Corrado, Sociologa – Università della Calabria; Valerio Evangelisti, Scrittore; Adriano Prosperi, Storico – Scuola Normale di Pisa; Carlo Buttaroni, Sociologo – Presidente di Tecné; Teresa Del Giudice, Economista – Università Federico II di Napoli; Rossano Pazzagli, Storico – Università del Molise – Istituto A. Cervi; a concludere i lavori Maurizio Landini, segretario generale Cgil. A moderare i dibattiti saranno Antonella De Marco della Flai nazionale e Simona Maggiorelli, Direttrice di Left.