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Incontro al Mimit tra le direzioni aziendali di Jsw Metinvest, Danieli, sindacati territoriali e nazionali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, il ministro Urso, Regione Toscana e il sindaco di Piombino.
“Le due aziende che dovranno coesistere, hanno stabilito degli intenti sull’utilizzo delle aree della banchina, ma a oggi non c'è la possibilità di addivenire alla firma di un accordo tra le parti”, spiegano i sindacati: “Manca ancora la bancabilità dell'intero progetto e le necessarie condizioni che possano dare garanzie sociali ai lavoratori e alla marcia degli impianti”.
Fiom, Fim e Uilm rilevano che “è mancata infatti una presentazione dei dettagli dei progetti tale da poter avere un giudizio valido su quanto discusso”. Ma si dicono convinte che “il progetto messo in campo possa essere la svolta per il sito siderurgico di Piombino. Bisogna però accelerare su tempi di concessioni, accordi di programma, energie, gestione delle aree perché il riavvio del sito piombinese possa vedere la luce”.
Per le tre sigle “bisogna gettare solide basi perché si possa finalmente passare dalle parole ai fatti e dare risposte ai tanti lavoratori che, a oggi, continuano a vivere di ammortizzatori sociali. Auspichiamo ci sia la valorizzazione di tutta la siderurgia piombinese, che passi anche dalla risoluzione delle difficoltà esistenti nella Liberty Magona e dalla Tenaris Dalmine”.
Il tavolo ministeriale sarà aggiornato a metà luglio e, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali, saranno presentati a breve i piani industriali.