La sera del 21 dicembre, dopo che i circa 1.100 lavoratori di Italtel si erano salutati prima della chiusura natalizia e avevano ricevuto gli auguri via web dell'amministratore delegato Stefano Pileri, l'azienda ha inviato alle organizzazioni sindacali e a tutte le Rsu la comunicazione della disdetta della quasi totalità degli accordi sindacali.

“Un bel regalo di Natale, arrivato senza alcun preavviso, che porterà ai lavoratori un danno economico che va da 2.000 a 5.000 euro l'anno circa”, commentano i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm, “l'azienda infatti vuole azzerare tutti i trattamenti migliorativi di trasferta, reperibilità e alcune quote salariali come il terzo elemento, la quota accantonata fissa e i premi fissi mensili”.

Nella lettera di disdetta l'azienda scrive che “la società ha ritenuto responsabile agire con la disdetta dei trattamenti retributivi derivanti dalla contrattazione di secondo livello che consente una riduzione del costo del lavoro in linea con gli obiettivi citati del Nuovo piano industriale”. Fim Fiom e Uilm ritengono “inaccettabile questa comunicazione, nel metodo e nel merito, e nelle assemblee che si sono svolte ieri in tutti i siti hanno condiviso con i lavoratori una serie di iniziative per convincere l'azienda a fare marcia indietro”.

È stato proclamato un pacchetto di 16 ore di sciopero che si svolgeranno a partire dai prossimi giorni con modalità da decidere sito per sito. A Castelletto lo sciopero si farà a scacchiera, reparto per reparto e con orari differiti. È stato proclamato inoltre lo sciopero di tutte le attività straordinarie, della reperibilità e degli interventi notturni.

Oltre alle iniziative di mobilitazione, Fim, Fiom e Uilm “intendono anche procedere con azioni legali dal momento che la disdetta andrà a intaccare alcuni elementi retributivi presenti nelle buste paga dei lavoratori in maniera consolidata”. I sindacati, che hanno chiesto all'azienda un incontro urgente che verrà definito nei prossimi giorni, promettono battaglia: “con i lavoratori siamo pronti ad avviare una stagione di scioperi e mobilitazioni. L'azienda cambi immediatamente idea”.