Nel 2019 lo stabilimento Italpizza di Modena aveva 100 lavoratori assunti direttamente e 900 in appalto. Dal primo gennaio 2022, grazie a un accordo firmato da da Cgil, Cisl, Uil e azienda, circa 470 sono stati internalizzati. L’intesa prevedeva il passaggio senza soluzione di continuità con l’applicazione del contratto alimentaristi, .

Nessun lavoratore è stato quindi licenziato, e c’è stato un sostanziale miglioramento delle condizioni contrattuali, sia economiche che normative. Oggi nel sito industriale modenese ci sono oltre 600 addetti assunti direttamente. I lavoratori in appalto si sono invece ridotti a circa 250, esclusivamente per le mansioni logistiche.

“Sicuramente ci sono ancora tante cose da fare, ci sono tante altre realtà come Italpizza, a cui stiamo cercando di far comprendere che non è attraverso il basso costo del lavoro che si fa impresa, che si fa competizione – dice Monia Auricchio della Flai Cgil Modena -. Italpizza dopo l'internalizzazione è sicuramente cresciuta molto, ha fatto diverse acquisizioni, sia in Italia sia all'estero. Per noi è importante che questo modello di giusti riconoscimenti contrattuali possa essere mantenuto in tutte le realtà del gruppo, e anche nella altre aziende del settore”.