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Firmato l'accordo per il rinnovo del contratto nazionale che regola i rapporti di lavoro dei dipendenti dell'Istituto centrale per il sostentamento del clero e degli istituti diocesani italiani. L'intesa, raggiunta entro la scadenza del precedente contratto, è stata sottoscritta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e dall’Istituto centrale per il sostentamento del clero.
Il nuovo contratto, valido fino al 31 dicembre 2027, rappresenta un risultato significativo per i lavoratori del settore, segnando un importante recupero del potere d’acquisto e introducendo rilevanti tutele normative. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato come l’accordo sia il frutto di “relazioni sindacali improntate alla reciproca collaborazione e condivisione delle problematiche”.
Incrementi economici significativi
Dal punto di vista economico, il rinnovo prevede un aumento complessivo di 190 euro sui minimi salariali del terzo livello, distribuiti in tre rate a partire dal 1° gennaio 2025 con una prima tranche di 101,22 euro. L'importo complessivo della retribuzione base, comprensivo di paga base e contingenza, raggiungerà i 2.146 euro dal 1° gennaio 2027.Inoltre, è stata prevista una rivalutazione degli scatti di anzianità pari all’8%, applicata retroattivamente dal 2022.
Nuove tutele normative
Il contratto introduce un intero capitolo dedicato alla prevenzione della violenza di genere. Tra le misure previste, spicca la concessione di tre mesi retribuiti aggiuntivi per le vittime di violenza, oltre alla possibilità di variare il contratto da full-time a part-time con il diritto di tornare alle condizioni originarie.
Sono state inoltre ampliate le tutele per il diritto allo studio e la formazione continua, con l’introduzione di congedi per aggiornamento e riqualificazione professionale. Significative le novità anche per chi assiste familiari con Dsa o figli minori con disabilità, così come per i lavoratori in modalità agile, ai quali viene riconosciuto il diritto alla disconnessione e particolari garanzie per i dipendenti in condizioni di fragilità o disabilità.
Tra le innovazioni normative, le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali hanno evidenziato l'importanza del recepimento delle nuove disposizioni sui congedi parentali: “Per la prima volta, tutti gli istituti contrattuali maturano anche nel periodo dei congedi, quattordicesima inclusa”.
Parità e conciliazione
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’istituzione del Comitato paritetico per le pari opportunità, che lavorerà durante il periodo di validità del contratto per migliorare la conciliazione tra tempi di vita e lavoro e promuovere condizioni di carriera eque.
Le organizzazioni sindacali esprimono soddisfazione per l’accordo raggiunto: “Abbiamo dato risposte certe e in tempi rapidi, recuperando il potere d’acquisto dei salari rispetto all’inflazione e introducendo misure che migliorano concretamente le condizioni di vita e lavoro dei dipendenti del settore”.
Un risultato che, secondo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, dimostra l’importanza di un dialogo costruttivo e di un impegno congiunto per rispondere alle sfide del mondo del lavoro.