Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil, hanno chiesto un incontro urgente al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per le questioni "ormai annose e croniche che caratterizzano l’ippica italiana, settore dalle grandi potenzialità che oggi occupa circa 5 mila addetti". I sindacati, in particolare, rilevano come nel decreto ministeriale nel quale vengono indicati i criteri generali per l’erogazione delle sovvenzioni in favore delle società di corse per l’anno 2019, sia stato superato ogni riferimento all’impiantistica e, quindi, alla presenza di box e di piste di allenamento.
“Siamo pertanto in presenza di un clamoroso arretramento in termini di tutela della qualità ed efficienza dei servizi degli ippodromi, soprattutto della salvaguardia della buona occupazione”, sottolineano le segreterie nazionali dei sindacati: “Sono anni che chiediamo al ministero di condividere con le parti sociali le caratteristiche dei criteri cui dovrebbe essere ispirata una riforma del settore: dalla qualità, dalla trasparenza, dal rispetto di leggi e contratti come punto irrinunciabile per un concreto e stabile rilancio del settore, alla valorizzazione del lavoro, con particolare riferimento al riconoscimento del lavoro dipendente come uno dei parametri di valutazione nella attribuzione della classificazione e nella stipula delle 'convenzioni/sovvenzione'. A essi si aggiungono il sostegno a un positivo intreccio tra l’attività ippica e l’intera filiera alla certezza delle risorse e della programmazione dell’attività, per qualificare una imprenditoria sana. Non da ultima attenzione alle relazioni sindacali, come valore aggiunto per un’ippica rinnovata".