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Scenderemo in piazza con le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori, ben consapevoli di quanto questo momento sia delicato, poiché riteniamo ciò costituisca un atto di responsabilità e coerenza verso il futuro del nostro Paese, dal quale non ci si possiamo sottrarre.
Questa legge di bilancio non raccoglie, o lo fa in modo debole e insufficiente, le sollecitazioni che unitariamente il sindacato ha presentato con piattaforme complete e articolate per andare verso la riduzione delle disuguaglianze, verso una riforma equilibrata delle pensioni, verso una riforma del fisco che sia realmente rivolta a beneficio di lavoratrici e lavoratori dipendenti e pensionati.
Non possiamo, inoltre, permetterci di non cogliere questa occasione per affrontare seriamente il tema dell’assenza di una politica industriale mirata a un utilizzo efficace delle risorse messe a disposizione dal Pnrr. Ora è indispensabile un progetto di sviluppo industriale che doti questo Paese degli strumenti e delle infrastrutture necessarie al mantenimento delle capacità produttive e tecnologiche, dove la transizione energetica e ambientale si allinei a una giusta transizione dal punto di vista sociale e lavorativo.