“È un accordo di valore economico e sociale perché permette di distribuire una importante quota di salario di produttività, contribuendo a ridurre la forbice delle remunerazioni all’interno del gruppo, e allo stesso tempo di contrattare una quota crescente di premio che, in caso contrario, sarebbe distribuito unilateralmente dalla azienda”. Così il segretario responsabile Fisac Cgil gruppo Intesa Sanpaolo, Roberto Gabellotti, circa l'accordo siglato tra i sindacati e la banca.

“Con il consolidamento della soglia di garanzia minima - prosegue - nell’ammontare del premio, fissata ora a 200 euro, l’accordo determina certezza salariale anche in prospettiva di premio futuro mentre l’intervento mirato alle retribuzioni più basse, attuato con un aumento delle soglie della Ral alle quali si accede alla maggiorazione del premio, dà un segnale di equità verso le fasce meno remunerate della popolazione bancaria, i più giovani e le lavoratrici e lavoratori all’inizio della propria carriera professionale”.

Infine, aggiunge il dirigente sindacale, “la novità introdotta nell’accordo favorisce, attraverso la possibile sterilizzazione nell’uso dei congedi parentali fino a 90 giorni, l’uso di tale strumento per continuare a conciliare le esigenze di vita personale e familiare delle lavoratrici e dei lavoratori senza che questo abbia come effetto una riduzione del premio”, conclude Gabellotti.