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Fare sindacato di strada è un mestiere complicato. Anzi è anche un mestiere pericoloso. Come dimostra quanto accaduto a due funzionari della Fillea Cgil di Monza Brianza, un uomo e una donna, impegnati in un sopralluogo in un cantiere di un piccolo comune della provincia, Ceriano Laghetto.
I due stavano svolgendo la loro attività nella zona ovest della città, quando si sono fermati presso il cantiere per informare i lavoratori edili sulle novità contenute nelle piattaforme del contratto territoriale integrativo di Milano, del contratto collettivo nazionale di lavoro e su quelle inerenti al settore edile.
Si sono, però, resi conto immediatamente che qualcosa non andava: tutti i lavoratori erano sprovvisti del cartellino di riconoscimento e del modello UniLav dell’Inps, i ponteggi non erano a norma, i dispositivi di protezione individuale, come scarpe antinfortunistiche e caschi, inesistenti. A quel punto i sindacalisti hanno chiesto di poter parlare con i proprietari dell’edificio. La risposta è stata un'aggressione da parte dei datori di lavoro che prima hanno insultato i due funzionari, poi sono arrivati alle mani tanto da strappare loro la mascherina dal volto.
Un gesto brutale - lo ha definito la Fillea provinciale - presentando una denuncia alla Questura di Monza, informando gli ispettori della Cassa edile di Milano per le verifiche previste in questi casi e inviando una segnalazione anche all’Ispettorato del Lavoro, all’Inail, all’Inps e all'Ats.
Sulla vicenda è intervenuta anche la Fillea Cgil nazionale: “Legalità, sicurezza su lavoro, rispetto delle leggi e dei contratti collettivi di lavoro, equità sociale, lotta alle diseguaglianze e rispetto del ruolo e della dignità delle persone; sono i fondamentali concetti praticati tutti i giorni dalla Cgil e della Fillea nei cantieri e nei luoghi di lavoro, per queste ragioni continueremo sempre con maggior convinzione a difendere e a tutelare i lavoratori che per vivere devono lavorare, che sudano salario in cantiere svolgendo un lavoro gravoso, pesante e usurante e respingeremo qualsiasi intimidazione.”