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"Non è più sufficiente l’azione di denuncia postuma: occorre una rinnovata sensibilità che a oggi non trova riscontro nei soggetti che dovrebbero essere impegnati nell'azione della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro”. A dirlo è la Cgil Calabria, commentando l'incidente sul lavoro di sabato 17 agosto a Monasterace (Reggio Calabria), in cui ha perso la vita F.M., operaio edile di 45 anni, dipendente di un'impresa impegnata nell'esecuzione di lavori nella locale stazione ferroviaria.
“Ancora una volta – si legge nella nota – siamo costretti a definire come indecorosa la mancata convocazione dell’apposito tavolo di coordinamento istituzionalizzato presso la Regione Calabria che dovrebbe occuparsi della recrudescenza dei continui eventi infortunistici mortali, che in quest’anno hanno fatto registrare la media più alta rispetto ai periodi precedenti. Così come risulta necessario riavviare un confronto con il mondo delle associazioni Imprenditoriali per pianificare un’azione di serio contrasto al fenomeno infortunistico a partire dall'osservanza delle norme di sicurezza e al rispetto degli obblighi delle imprese sull'informazione e la formazione alla prevenzione”.
Così conclude la Cgil calabrese: “In questo quadro drammatico che si sta determinando con i continui eventi mortali, pensiamo non siano più rinviabili i detti confronti che, ancora una volta, sollecitiamo, e che se non dovessero far registrare nell'immediatezza la disponibilità al confronto e alle conseguenti e urgenti determinazioni di contrasto al fenomeno, saranno da considerarsi come atto di grave irresponsabilità politica e morale”.