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Angelo Rossini aveva 51 anni, era al lavoro anche sabato 30 dicembre, ma per lui è stata l’ultima volta che si è recato sulla banchina del porto di Bari a movimentare container. Alle 17.30 circa è stato investito da un mezzo sollevatore che si muoveva a retromarcia. Medico e infermieri che lo hanno soccorso non hanno potuto che constatare il decesso. Gli operatori della Polmare, dello Spesal e della Asl stanno compiendo accertamenti per definire la dinamica dell’incidente.
L’anno non è finito e i caduti del lavoro aumentano
L’ennesima tragedia che si registra proprio nel giorno in cui vengono diffusi i dati sugli incidenti sul lavoro registrati in Italia nei primi 11 mesi di questo 2023 che si sta chiudendo: 968. E mentre alcuni giornali vicini alle forze di governo affermano che gli incidenti mortali sarebbero diminuiti, si scopre l’arcano: “Sono quasi 1000 le vittime sul lavoro nel nostro Paese da inizio 2023. E manca ancora un mese per chiudere il tragico bilancio di fine anno. I numeri parlano di una leggera diminuzione degli infortuni mortali rispetto al 2022, ma in effetti a diminuire del -21,5% sono gli infortuni mortali in itinere, mentre crescono ancora del 3,2% gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro”. Lo afferma Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre.
È sciopero
Angelo Rossini, iscritto alla Cgil dal 1997, lascia moglie e due figlie, a loro si stringono La Filt Cgil Puglia, la Fit Cisl Puglia e la Uiltrasporti Puglia che nell’esprimere il proprio cordoglio annunciano 24 ore di sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici del Porto del capoluogo pugliese per domani 31 dicembre.
“Si continua a morire nei porti di tutta Italia”. Lo affermano Giovanni De Lello, segretario generale della Filt Cgil Puglia, Franco Spinelli, segretario generale della Fit Cisl Puglia e Vincenzo Boffolo, segretario generale della Uiltrasporti Puglia che aggiungono: “L’operatività nel porto di Bari è ad alto rischio per via degli spazi esigui sui piazzali. Più volte tale condizione è stata denunciata dalle Organizzazioni Sindacali. Le istituzioni tutte devono interrogarsi seriamente su quali possano essere le misure più efficaci per evitare tali tragedie e rendere più sicuro il lavoro portuale”.