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I lavoratori della miniera di quarzo di Silius nel Gerrei, in provincia di Cagliari, hanno occupato questa mattina i due pozzi estrattivi a Gennas Tres Monti. Le ragioni della protesta sono legate all’assenza di certezze sul futuro in vista della ripartenza dell’attività estrattiva assegnata dalla Regione Sardegna, attraverso una concessione pubblica, alla società privata Mineraria del Gerrei dal 1° luglio.
Spiega le ragioni della mobilitazione Giampiero Manca, segretario generale della Filctem Cgil di Cagliari: “Chiediamo il rispetto della delibera di giunta dello scorso marzo, in cui si garantisce l’occupazione dei lavoratori nelle aree limitrofe di Silius e San Basilio e non l’allontanamento per trasferimento dalla loro residenza. Chiediamo, inoltre, il pagamento immediato degli stipendi arretrati non ancora erogati, compreso l’ultimo. Ma soprattutto – ha concluso Manca – chiediamo alla nuova azienda garanzie occupazionali per tutti i lavoratori del sito”.
I minatori sono intenzionati a protestare a oltranza, fino a quando non otterranno risposte sul loro futuro. Secondo quanto fanno sapere i sindacati, non solo la società Igea, di cui 34 minatori sono dipendenti, non ha pagato loro l'ultimo stipendio, ma i lavoratori non hanno avuto neppure rassicurazioni sul proseguimento della loro attività dalla nuova società privata Mineraria del Gerrei a cui, da sabato primo luglio, passerà la concessione pubblica della miniera.
Per domani, intanto, è previsto un incontro con l'assessora regionale dell'Industria, Anita Pili, alla presenza dei sindaci del territorio e della nuova società: era stato convocato a Cagliari, ma si svolgerà nella miniera di Silius.