Sono 426,5 i milioni di ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps nel 2024 per le aziende manifatturiere: il 30 per cento in più del 2023 e più del doppio rispetto al 2019 (ultimo anno pre-Covid). Tutte queste ore, ha calcolato il centro studi di Lavoro & Welfare, equivalgono a oltre 56 milioni di giornate lavorative perse, pari a una perdita netta di 6 mila euro di reddito per addetto.

Il 2024, dunque, è stato un anno nero. E per l’industria in particolare: la consueta indagine trimestrale di Federmeccanica ha certificato che nel quarto trimestre dell’anno scorso la produzione si è contratta del 5,6 per cento, portando il dato annuale a una riduzione del 4,2. A pesare soprattutto è stato il crollo dell’automotive, che l’anno scorso ha perso il 22 per cento.

La tenuta del nostro sistema industriale, insomma, è a forte rischio. Un tema che però è avvertito in tutta Europa, come dimostra la grande manifestazione che si è svolta il 5 febbraio scorso a Bruxelles, organizzata dal sindacato continentale IndustriAll (federazione europea dei sindacati dell’industria), cui hanno partecipato la Cgil e le categorie Fiom e Filctem.

“La manifestazione – ha detto il segretario confederale Cgil Pino Gesmundo – è l’ennesimo grido di allarme che il mondo del lavoro industriale lancia alle istituzioni europee e a quelle nazionali: basta austerità e deregolamentazione del mercato del lavoro, basta con gli accordi commerciali iniqui e con la concorrenza sleale. Serve un piano industriale europeo che, attraverso una moratoria sui licenziamenti e un nuovo ruolo pubblico, sia in grado di proteggere il lavoro in Europa e in Italia”.

Automotive

Nuovo stop nell’impianto Stellantis di Cassino (Frosinone). La casa automobilistica ha attuato un periodo di cassa integrazione a rotazione dal 13 al 24 febbraio. I lavoratori erano già rimasti a casa dopo la chiusura natalizia fino al 27 gennaio: nei primi due mesi dell’anno, dunque, sono entrati in fabbrica appena 18 giorni. A motivare la decisione, spiega l’azienda, la scarsità di ordini per le tre auto prodotte nello stabilimento: la Maserati Grecale e le Alfa Romeo Giulia e Stelvio. A Cassino, inoltre, è attivo un contratto di solidarietà, già prolungato fino al 30 aprile 2025.

Continuano le difficoltà dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa (Chieti), meglio noto come “ex Sevel” (4.800 dipendenti), dove si producono veicoli commerciali. La casa automobilistica ha comunicato la necessità di ricorrere a un ulteriore periodo di cassa integrazione, in vigore dal 17 marzo al 13 aprile, per un totale di almeno 1.500 lavoratori. L’ammortizzatore sociale è stato adottato a causa della diminuzione degli ordini dei cabinati e del calo di mercato e produzione di camper e van. Lo stabilimento è in cassa integrazione, praticamente senza interruzione, dal 10 giugno 2024.

Licenziamenti ritirati alla Lafert di Fusignano (Ravenna), impianto specializzato nella produzione di motori elettrici asincroni monofase e trifase. Il 20 febbraio è stato trovato l’accordo per l’adozione dei contratti di solidarietà della durata di un anno (a partire dal 1° marzo) ai 55 dipendenti. Il 13 gennaio la società veneta aveva annunciato (all’interno del nuovo piano industriale 2025-2028) la chiusura entro il 31 marzo dell’impianto romagnolo. L’impresa ha anche assicurato l’individuazione di un advisor per arrivare a un nuovo soggetto in grado di reindustrializzare il sito.

La situazione della Lafert, società veneta produttrice di motori elettrici, controllata dalla multinazionale giapponese Sumitomo Heavy Industries, rimane complicata. L’azienda ha prorogato dal 3 marzo al 31 maggio la cassa integrazione per i 546 lavoratori dello stabilimento di San Donà e per i 179 di Noventa (entrambi in provincia di Venezia). A motivare la decisione, secondo l’azienda, sono la congiuntura economica, la concorrenza cinese e il rallentamento del mercato tedesco.

Dopo diversi cicli di cassa integrazione ordinaria, alla Sodecia Automotive (ex F&B) di Raiano (L’Aquila), produttrice di componenti in ferro e alluminio per l’automotive e monocommittente Stellantis, è scattato il contratto di solidarietà. La misura coinvolge i 50 dipendenti: iniziata il 3 febbraio, si concluderà il 27 novembre. A motivare la decisione, la contrazione della domanda dovuta al calo di produzione della Stellantis Europe di Atessa (Chieti). Cgil: “Il rallentamento delle attività dell’ex Fiat ha un effetto domino sui fornitori, quindi ricadute dirette sulle realtà locali”.

Ammortizzatori sociali alla Kemet Electronics Italia di Sasso Marconi (Bologna), azienda produttrice di condensatori e altri componenti elettronici per l’automotive. I contratti di solidarietà, iniziati il 3 febbraio, si concluderanno il 2 febbraio 2026. Il 19 dicembre 2024 la multinazionale statunitense aveva dichiarato la necessità di avviare 120 esuberi (su 278 dipendenti) in quasi tutte le aree dello stabilimento, ma soprattutto nei reparti produttivi. Attualmente il suo cliente principale è la Marelli, azienda a propria volta travolta dalla crisi del gruppo Stellantis.

Emanato il 14 febbraio scorso dal ministero del Lavoro il decreto relativo alla concessione dei contratti di solidarietà per i 40 dipendenti della Sigit (Società italiana gomma industriale Torino) di San Giustino (Perugia), storica azienda torinese del settore automotive, specializzata nella produzione di componentistica in plastica e alluminio (in particolare per il gruppo Stellantis). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 20 gennaio, si concluderà il 18 gennaio 2026.

È definitivamente fallita, dopo un paio d’anni di difficoltà, la Energica Motor Company di Soliera (Modena), azienda produttrice di moto elettriche ad alte prestazioni e controllata al 75% dal fondo statunitense Ideanomics. Per i 37 dipendenti è stata prorogata la cassa integrazione straordinaria: l’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° gennaio, si concluderà il 22 ottobre. La società aveva già fatto ricorso ai contratti di solidarietà, scaduti nell’ottobre 2024, cui era poi seguito un periodo di cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre.

Proroga del contratto di solidarietà alla Stanadyne di Castenedolo (Brescia), multinazionale statunitense (controllata dal fondo Cerberus) che sviluppa e produce pompe e iniettori per motori benzina e diesel, in liquidazione dal 4 dicembre 2024. Il nuovo ammortizzatore sociale per 84 dipendenti (su complessivi 87), iniziato il 1° marzo, si concluderà il 31 maggio; la riduzione media massima non supererà il 40 per cento dell’orario di lavoro. Sono attualmente in corso interlocuzioni con le due società che nelle scorse settimane hanno manifestato interesse all’acquisizione.

Nuovo ammortizzatore sociale per i 145 dipendenti della Pmc Automotive di Melfi (Potenza), azienda dell’indotto Stellantis attiva nella fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli. Il contratto di solidarietà, che segue la cassa integrazione scaduta il 16 febbraio, ha avuto inizio il giorno seguente e durerà fino al 29 giugno. L’impresa fino al 2014 faceva parte di Stellantis (all’epoca Fca), poi fu esternalizzata mediante la procedura del distacco di ramo d’azienda.

Cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i 220 dipendenti dei due stabilimenti di Collegno (Torino) della multinazionale svizzero-americana Te Connectivity, produttrice di componenti elettronici per l’automotive. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° gennaio, si concluderà il 31 agosto. A motivare la decisione, la volontà di spostare in altri Paesi la fabbricazione di connettori (che sono la parte preponderante delle produzioni torinesi). Sono in corso interlocuzioni con aziende interessate alla reindustrializzazione del sito, il prossimo incontro in Regione Piemonte si terrà il 7 aprile.

Nuovi ammortizzatori sociali alla Bondioli & Pavesi Sales e Logistics di Suzzara (Mantova), produttrice di componenti per macchine agricole. I contratti di solidarietà per i 500 dipendenti, iniziati il 13 gennaio, si concluderanno il 12 luglio. L’azienda, da tempo in difficoltà per il calo degli ordinativi (di circa il 50-60 per cento) a causa della crisi del settore, aveva adottato dal marzo al settembre 2024 la cassa integrazione ordinaria e dal settembre 2024 al gennaio scorso la cassa integrazione straordinaria.

Il 10 febbraio la Hanon Systems Italia, azienda coreana di automotive, ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Benevento, entro il maggio prossimo, con il conseguente licenziamento dei 55 dipendenti. Regione Campania e sindacati hanno chiesto ai dicasteri delle Imprese e del Lavoro la convocazione urgente di un tavolo ministeriale sulla crisi. Fiom: “I mancati investimenti da parte della proprietà, le mancate politiche di riconversione verso nuove tecnologie in materia di transizione energetica, sono la vera causa della chiusura del sito”.

Cassa integrazione straordinaria per i 250 lavoratori di Speedline, azienda di cerchi in lega di Santa Maria di Sala (Venezia), ora in amministrazione straordinaria e guidata da tre commissari. L’inizio dell’ammortizzatore sociale è stato spostato retroattivamente al 18 ottobre 2024, e si concluderà 12 mesi dopo. L’accordo con i sindacati, siglato il 14 gennaio, avrà proroga automatica fino alla cessione a un nuovo acquirente, obiettivo finale della gestione commissariale.

Industria

Il 31 luglio la Sagemcom Italia di Città di Castello (Perugia), anche nota come “ex Sacofgas”, chiuderà la produzione dei contatori del gas di ultima generazione per utenze domestiche. Mercoledì 8 gennaio la multinazionale francese aveva comunicato la dismissione, con il conseguente licenziamento dei 37 dipendenti. Lunedì 17 febbraio la firma del protocollo d’intesa che prevede l’adozione degli ammortizzatori sociali, un programma di esodi incentivati, la fornitura di corsi di formazione e la possibilità dei ricollocamenti.

Accordo raggiunto il 4 marzo al ministero del Lavoro sulla cassa integrazione per i lavoratori Acciaierie d'Italia (ex Ilva) in amministrazione straordinaria. L’ammortizzatore sociale è stato prorogato per un altro anno per 3.062 addetti (la richiesta iniziale era di 3.400). Tra i punti principali figurano anche l'integrazione salariale al 70 per cento e la rotazione senza alcuna sospensione a zero ore. Sono esclusi dalla cassa i manutentori impiegati nell'attuazione del piano di ripartenza. È prevista, infine, la maturazione dei ratei di 13esima e almeno un giorno di ferie.

Riorganizzazione aziendale alla Nice di Oderzo (Treviso), player mondiale nel campo della domotica e dell’home management. La società ha annunciato il 17 febbraio il licenziamento collettivo di 24 addetti amministrativi (la richiesta iniziale era di 29 esuberi), su 380 dipendenti. Sindacati: “La soluzione per questi lavoratori è esclusivamente su base volontaria, cui abbinare un incentivo economico corrispondente a un massimo di dieci mensilità, con importi basati sull’anzianità di lavoro, per favorire il ricollocamento degli stessi lavoratori in tempi congrui”.

Sottoscritto mercoledì 19 febbraio con Electrolux un nuovo accordo per il ricorso al contratto di solidarietà a Porcia (Pordenone) per dieci mesi a partire dal 10 marzo. A Forlì e a Solaro (Milano) si prevede invece di utilizzare i contratti di solidarietà più avanti, con un impegno a riaggiornarsi a settembre per una verifica sulla necessità. Infine a Cerreto d’Esi (Ancona) il contratto di solidarietà è già partito nel gennaio 2025, mentre non è previsto per Susegana (Treviso).

Quasi nove mesi di trattative per arrivare a un accordo. Siglata il 7 febbraio l’intesa sulla cassa integrazione per cessata attività per i 29 dipendenti della Technisub di Genova. La società, controllata dal 1982 dalla francese Aqualung e di proprietà del fondo d’investimento statunitense Barings, il 5 marzo 2024 aveva annunciato la chiusura, col trasferimento della produzione a Blackburn (Regno Unito). L’ammortizzatore sociale durerà fino al 31 dicembre 2025, con l’aggiunta di tre mensilità e un riconoscimento economico di 6 mila euro.

Siglato il 17 febbraio l’accordo di non opposizione al licenziamento collettivo tra sindacati e Yazaki, multinazionale giapponese specializzata in cablaggi per automotive. I 48 lavoratori licenziati (su 67 dipendenti) dello stabilimento di Grugliasco (Torino) hanno accettato la proposta dell’azienda, che nel complesso vale circa quattro milioni di euro. Previsti un incentivo economico (da otto a 18 mensilità sulla base dell’anzianità lavorativa), un’indennità sostitutiva del preavviso per due mesi e un servizio di outplacement della durata di un anno.

Raggiunto il 14 febbraio l’accordo per la gestione dei 56 esuberi negli stabilimenti Piaggio Aero di Genova e Villanova d’Albenga (Savona). L’intesa si basa sul doppio criterio della volontarietà e del raggiungimento dei requisiti pensionistici entro aprile 2027, con l'integrazione al 100 per cento del reddito. Fiom: “Nonostante l'incomprensibile presa di posizione del nuovo acquirente Baykar Aviation sul mancato trasferimento dei lavoratori, con grande responsabilità abbiamo firmato un accordo che prevede condizioni economiche e normative positive”.

Accordo sugli esuberi alla Datalogic di Calderara di Reno e Monte San Pietro (entrambi in provincia di Bologna), multinazionale italiana di informatica e automazione industriale. L’intesa (siglata l’11 febbraio) è incentrata sulla mobilità volontaria incentivata per 47 dipendenti: previste 24 mensilità per i lavoratori over 50 e 19 mensilità per quelli con età inferiore ai 50; stabilite anche tre mensilità aggiuntive per coloro che accetteranno di uscire nel primo mese di validità dell’accordo. Fiom: “Buon risultato, ma monitoreremo la situazione aziendale e gli investimenti sul territorio”.

Cassa integrazione ordinaria per 2.500 dipendenti. È quanto annuncia StMicroelectronics, azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore, per lo stabilimento di Catania (5.400 dipendenti). A motivare la decisione, la “contrazione dei carichi produttivi derivante dalla significativa riduzione di ordini e commesse”. L’ammortizzatore sociale sarà applicato per una prima settimana a marzo (dal 15 al 24) e una seconda in aprile (dal 27 al 4 maggio). Cgil Sicilia: “Ulteriore tassello del declino dell’industria nell’isola”.

Proroga del contratto di solidarietà nell’acciaieria Abs di Pozzuolo del Friuli (Udine). Avviato nell’agosto 2024, è stato prolungato al 31 maggio: la quota risulta intorno al 30 per cento e riguarda 350 lavoratori (su 950 addetti di produzione). L’intesa è stata firmata da Fim Cisl e Uilm Uil, ma non dalla Fiom Cgil. “La direzione – ha spiegato la Fiom – ha dichiarato di voler portare nello stabilimento un numero di lavoratori in distacco dall’impianto croato di Sisak. Chiediamo invece il reimpiego dei dipendenti locali in alternativa al ricorso dell'ammortizzatore sociale”.

Ammortizzatori sociali alla Cogne Acciai Speciali di Cogne (Aosta), che dal dicembre 2022 fa parte del gruppo taiwanese Walsin Lihwa. La cassa integrazione ordinaria, della durata di 13 settimane, è iniziata il 24 febbraio e si concluderà il 25 maggio, coinvolgendo circa 500 addetti (su complessivi 1.230). “I motivi - spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil - sono riconducibili alla crisi del mercato dell’automotive, ad aggravare la situazione c’è anche la questione dei dazi Usa. Continueremo a monitorare la situazione affinché vengano tutelati gli interessi dei lavoratori”.

Contratti di solidarietà fino al 23 settembre negli stabilimenti Eurotech di Amaro (Udine) e Pergine Valsugana (Trento), multinazionale produttrice di soluzioni per l’internet of things. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 24 febbraio per concludersi il 23 settembre, prevede una riduzione dell’orario del 37 per cento. A motivare la decisione, la riduzione del fatturato derivante dall’uscita graduale dal business storico negli Stati Uniti, il generale blocco degli investimenti in beni strumentali nell’automazione industriale e la crisi del settore automobilistico.

Un anno di contratto di solidarietà per i 371 dipendenti della Abb E-Mobility di San Giovanni Valdarno (Arezzo), azienda specializzata in infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 3 febbraio, si concluderà il 2 febbraio 2026. Il 25 gennaio scorso, invece, era stato raggiunto un accordo sulla gestione degli esuberi annunciati nel novembre 2024: i licenziamenti saranno 23 (la richiesta iniziale era di 33), realizzati con uscite volontarie e incentivate.

Riaperta la procedura di licenziamento collettivo per 247 dipendenti della Berco di Copparo (Ferrara). Il 17 ottobre l’azienda del gruppo ThyssenKrupp, produttrice di sottocarri per macchine movimento terra cingolate, aveva comunicato il licenziamento di 480 dipendenti. All’inizio di dicembre era stato siglato un accordo su 400 esuberi volontari e incentivati: l’operazione si è però fermata a 153 uscite, da qui la nuova procedura per i restanti 247 addetti. Sindacati: “Il management non ha mai voluto veramente discutere le soluzioni, ma solo imporre il proprio volere licenziando e tagliando i salari”.

Saranno licenziati entro la fine di marzo i 16 dipendenti rimasti (inizialmente erano 45) della Costruzioni Apistiche Lega di Faenza (Ravenna), storica azienda produttrice di materiali destinati al mondo dell’apicoltura. Lunedì 24 febbraio la società è definitivamente fallita, dopo che la prima asta per la vendita (del 30 gennaio) era andata deserta e non si è trovato alcun acquirente. A disposizione rimane il marchio, molto noto nel settore, che però potrebbe essere acquistato per continuare la produzione altrove.

Contratto di solidarietà alla Lonati di Brescia, azienda specializzata nella progettazione, costruzione e commercializzazione di macchine tessili circolari. L’ammortizzatore sociale per 527 dipendenti (su 580 complessivi), iniziato il 3 marzo, durerà 12 mesi. La quota massima di riduzione dell’orario di lavoro collettiva è pari all’80 per cento, quella individuale può arrivare al 90. Sindacati: “Il contratto di solidarietà consente sia di tutelare i lavoratori sia di offrire all’azienda la possibilità di agganciare la ripresa dell’attività senza disperdere il patrimonio di professionalità acquisito negli anni”.

Contratti di solidarietà per 90 dipendenti (su 150) della Negri Bossi di Cologno Monzese (Milano), azienda di progettazione e vendita di tecnologie per lo stampaggio a iniezione. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 3 febbraio, si concluderà il 31 dicembre e avrà una riduzione media di orario del 50 per cento. Il 10 dicembre 2024 la società aveva annunciato l’avvio di una procedura di licenziamento per 41 lavoratori, poi scesi a 36. A fine gennaio 2025 si è arrivati all’intesa, che comprende anche un piano di esodi incentivati volontari e accompagnamenti alla pensione.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per i 35 addetti del Cantiere Navale Vittoria di Adria (Rovigo), specializzato nella progettazione e realizzazione di imbarcazioni militari, paramilitari da lavoro, commerciali e da trasporto. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° gennaio, si concluderà il 5 maggio. La società (messa all’asta il 19 settembre 2024) è stata rilevata dalla Cnv per 8,2 milioni di euro, mentre il piano di ristrutturazione, che prevede anche la conservazione degli attuali posti di lavoro, ha ottenuto l’omologa da parte del Tribunale di Rovigo.

Raggiunto l’accordo con Hiab Italia per la chiusura dello stabilimento di Statte (Taranto). Per i circa 100 dipendenti dell’azienda, specializzata nella costruzione di gru di piccole e medie dimensioni, è prevista la cassa integrazione straordinaria della durata di 12 mesi, iniziata l’11 marzo. L’accordo stabilisce anche la possibilità di trasferimento di 25 addetti, su base volontaria, nel sito di Minerbio (Bologna), oltre a esodi volontari incentivati (con una somma lorda di dieci mensilità). Hiab, infine, conferirà alla società Vertus l’incarico di cercare possibili soggetti interessati a rilevare il ramo d’azienda.

Alimentare

Raggiunto il 7 febbraio l’accordo sul licenziamento collettivo degli 85 lavoratori dello stabilimento Barry Callebaut di Verbania, che chiuderà il 30 giugno. La multinazionale belga, specializzata nella produzione di specialità di cioccolato, ne aveva annunciato la dismissione il 5 settembre 2024. L’intesa prevede l’adozione da aprile della cassa integrazione straordinaria, che si protrarrà per l’intero 2025. Stabilita una buonuscita di 12.500 euro per dipendente e una quota variabile (da sei a 20 mensilità) secondo l’anzianità di servizio e la situazione familiare. Previsto anche un fondo aggiuntivo per gli addetti prossimi al pensionamento.

Attivata la cassa integrazione ordinaria per i 198 dipendenti dello stabilimento Inalca di Reggio Emilia (multinazionale del gruppo Cremonini, leader nel settore delle carni bovine), parzialmente distrutto a seguito del maxi incendio dello scorso 11 febbraio, quando le fiamme hanno divorato oltre 30 mila metri quadri di area lavorativa. Il provvedimento ha la durata di 13 settimane, quindi fino al 9 maggio, ed è rinnovabile ed estendibile nel caso in cui permanesse la necessità di prorogarlo.

Confermata la chiusura nel giugno 2026 della distilleria ex Cinzano di Santa Vittoria d'Alba (Cuneo), proprietà della multinazionale britannica Diageo. Nell’incontro del 24 gennaio la società ha presentato il “piano sociale” per i 349 addetti (215 operai, 113 impiegati, 16 quadri e cinque dirigenti) che prevede l’adozione della cassa integrazione straordinaria (per massimo di 12 mesi), incentivi all’esodo, agevolazioni per pensionamenti e prepensionamenti, ricollocamenti in Diageo (per circa 30 lavoratori) o altre aziende del territorio, servizi di outplacement. Il prossimo tavolo al ministero delle Imprese si terrà il 18 marzo.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per i 30 dipendenti della Agricola Grains di Bagnoli di Sopra (Padova), azienda attiva nella raccolta, lavorazione e vendita di bio oli vegetali per uso alimentare e zootecnico. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° gennaio, si concluderà il 22 settembre. La società, già da tempo in “una situazione di tensione finanziaria dovuta principalmente alla congiuntura economica”, è stata posta in liquidazione giudiziale dal Tribunale patavino il 23 settembre 2024.

Proroga della cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i 36 dipendenti della Cooperativa agricola ForteMugello (anche nota come “ex Forteto) di Vicchio (Firenze), operante nei settori dei derivati del latte e delle colture permanenti. Il nuovo ammortizzatore sociale (il precedente era scaduto nel dicembre 2024), iniziato il 1° gennaio, si concluderà il 5 ottobre. La società è stata posta in liquidazione giudiziale nell’ottobre 2024, sono in corso trattative per agevolare l’insediamento di nuove imprese.

Occhialeria, arredamento, moda, tessile e calzature

Raggiunto l’accordo sui prepensionamenti alla Luxottica di Agordo, Sedico e Cencenighe (Belluno). I lavoratori del noto marchio di occhialeria, cui manchino almeno due anni dalla pensione, potranno accedervi subito, su base volontaria, contando su un incentivo all’esodo (compreso tra 24 e 35 mila euro) pari alla differenza tra la Naspi e lo stipendio spettante se rimanessero al loro posto. L’intesa è valida per i prossimi 12 mesi. L’accordo prevede anche che per ogni dipendente che uscirà verrà stabilizzato un lavoratore oggi a tempo determinato.

Prorogati i contratti di solidarietà alla Natuzzi, player mondiale nella produzione e distribuzione di poltrone e divani. L’intesa è stata sottoscritta il 14 gennaio: iniziato il 1° gennaio, l’ammortizzatore sociale si concluderà il 31 ottobre, coinvolgendo un numero massimo di 936 lavoratori (su complessivi 1.796) degli stabilimenti di Santeramo in Colle (Bari, 255 addetti), Matera (277 addetti nei due impianti), Laterza (Taranto, 404 addetti). La riduzione media oraria mensile è del 45 per cento (pari a 422 unità medie), mentre la riduzione massima mensile è del 55.

Ha sospeso l’attività nel novembre 2024 la Pelletteria Claudio di Dicomano (Firenze), storica azienda produttrice di borse e accessori in pelle. Ai 31 lavoratori, dopo la conclusione a metà ottobre 2024 della cassa integrazione ordinaria, è stata concessa fino all’11 novembre prossimo la cassa integrazione straordinaria a zero ore. Filctem: “La situazione sociale è gravissima e preoccupante. Dall’azienda non abbiamo più notizie, non riusciamo a capire se ci sono possibilità di ripresa o se la situazione è compromessa”.

Nuovo ammortizzatore sociale per i 320 dipendenti della Garpe e della Gt di Piancastagnaio (Siena), aziende dell’indotto Gucci attive nella fabbricazione di articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria. Il contratto di solidarietà (che segue la cassa integrazione straordinaria scaduta nel dicembre 2024), iniziato il 3 febbraio, si concluderà il 2 febbraio 2026. La Garpe, in particolare, è un’azienda totalmente acquisita da Gucci nel 2018, dopo una joint venture di sette anni con Arte e Pelle.

Emanato il 14 febbraio dal ministero del Lavoro il decreto della cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i 18 lavoratori della Fcm di Campi Bisenzio (Firenze), azienda di accessori moda di proprietà della multinazionale Oerlikon, che durerà fino al 30 settembre. L’accordo, raggiunto il 5 novembre 2024, prevedeva uscite volontarie con incentivo economico, una dote economica per la ricollocazione dei lavoratori presso altre aziende e un’ulteriore dote per il rilancio del sito pari a 8 mila euro per ogni lavoratore riassunto dall’impresa che reindustrializzerà il sito.

Confermata la chiusura dello stabilimento Bally Studio di Lastra a Signa (Firenze), annunciata il 6 dicembre scorso, con il conseguente licenziamento dei 50 dipendenti. La società elvetica, di proprietà dall’agosto scorso del fondo d'investimento californiano Regent Lp, è un brand molto affermato nel mondo della pelletteria e dell’abbigliamento. A nulla finora sono valse le proteste di lavoratori e sindacati. Presso l’Unità di crisi della Regione Toscana sono in corso incontri e trattative per verificare la possibilità di nuovi acquirenti.

Raggiunto il 24 febbraio l’accordo sulla gestione degli 85 esuberi (su 335 dipendenti) dichiarati dalla Sud Salento, azienda calzaturiera che produce in esclusiva per il gruppo Kering, negli opifici di Gagliano del Capo, Alessano e Corsano (tutti in provincia di Lecce). L’intesa prevede un incentivo economico all’esodo per coloro che vorranno lasciare l’azienda senza opporsi al licenziamento. La società si è anche impegnata, in vista di una ripresa delle produzioni, ad attingere in via prioritaria dal bacino dei lavoratori espulsi nell’arco dei 24 mesi in cui usufruiranno della Naspi.

Ceramica, vetro, plastica e farmaceutica

È stato emanato dal ministero del Lavoro il 21 febbraio il decreto di cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i 18 dipendenti della Atm-Ceramiche Serra di Spilamberto (Modena), azienda attiva nella fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° gennaio, si concluderà il 15 dicembre. L’azienda, da tempo in difficoltà, ha quindi chiuso i battenti ma si è resa disponibile al ricollocamento dei lavoratori all’interno del gruppo Victoria, proprietario dell’impresa modenese.

È stato emanato il 31 gennaio dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione per cessata attività in favore dei 41 dipendenti della Favorit di Tito Scalo (Potenza). L’azienda, leader nella produzione di cancelleria in plastica e controllata dalla francese Hamelin, il 1° ottobre aveva comunicato la decisione di chiudere lo stabilimento. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° gennaio, si concluderà il 24 novembre. Sindacati: “È l’ennesimo caso di una multinazionale non italiana che decide di delocalizzare e abbandonare il nostro Paese”.

Chiuderà entro la fine dell’anno la Eurofibre di Marcon (Venezia), azienda produttrice di fibre ottiche e isolanti termoacustici in lana di vetro per edilizia e industria. Per i 56 dipendenti rimasti (erano 120) il 1° gennaio è partita la cassa integrazione straordinaria per cessata attività, che si concluderà il 3 novembre. In aprile inizierà un percorso formativo regionale Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), con formazione informatica di base per tutti i dipendenti e corsi specifici per impiegati, tecnici di magazzino e manutentori elettromeccanici.

A fine novembre la giapponese Toyo Tires, produttrice di pneumatici, ha comunicato, nell’ambito di una riorganizzazione globale, la chiusura progressiva della filiale di Collesalvetti (Livorno), destinata alla distribuzione dei prodotti sul mercato italiano. I posti di lavoro a rischio sono 25, per sei di loro sono già arrivate le lettere di licenziamento. Le attività dell’impianto saranno progressivamente diminuite per essere spostate in Serbia, dove la multinazionale ha costruito (nel luglio 2022) un nuovo stabilimento.

Cassa integrazione per crisi aziendale per i 130 dipendenti della Esseti Farmaceutici di Pomezia (Roma), storica azienda (fu fondata nel 1956) attiva nello sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci generici. L’ammortizzatore sociale, entrato in vigore il 28 gennaio, avrà la durata di 12 mesi. Sindacati, azienda e Regione Lazio stanno mettendo a punto un percorso che dovrebbe consentire alla società di risollevarsi dalla difficile congiuntura nella quale si trova e di garantire la ripresa dell’attività occupazionale a tempo pieno.

Prorogati gli ammortizzatori sociali alla Vetreria di Borgonovo di Borgonovo Val Tidone (Piacenza), storica azienda (fu fondata nel 1950) produttrice di vetri per uso casalingo. Il contratto di solidarietà, iniziato il 17 febbraio, si concluderà il 16 giugno. Da tempo la società ricorre a periodi di cassa integrazione a causa dell’impennata dei prezzi delle materie prime e del forte aumento dei costi di gas ed energia, l’ultimo dei quali (per la durata di otto mesi) era iniziato nel giugno 2024.

Proroga degli ammortizzatori sociali alla Pilkington di San Salvo (Chieti), azienda britannica produttrice di vetri di sicurezza. La cassa integrazione ordinaria, scaduta il 2 marzo, è stata prorogata per altri 12 mesi. A motivare la decisione (assunta dal ministero del Lavoro il 13 febbraio), la crisi perdurante del settore automotive. Filctem: “Ora sta all’azienda mettere in campo gli investimenti per il rilancio e per rendere appetibile lo stabilimento. Tiriamo quindi un sospiro di sollievo nella speranza che il mercato dell’auto possa finalmente fare un balzo in avanti”.

Firmato il 21 febbraio l’accordo sulla cassa integrazione ordinaria per 114 dipendenti (su 140) della Şişecam Flat Glass Italy di San Giorgio di Nogaro (Udine), multinazionale turca attiva nei settori della vetreria e dei prodotti chimici cromati. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° marzo, durerà per 13 settimane. Sindacati: “L’azienda userà questo momentaneo stop per la manutenzione straordinaria del forno al fine di migliorare la produzione, in attesa del rifacimento previsto per il 2030. Pertanto la cassa integrazione potrebbe essere anche prorogata”.

Servizi

Stato di agitazione con blocco di tutte le prestazioni straordinarie e supplementari. Questa la risposta di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti all’annuncio del 3 febbraio della società di autonoleggio Avis Budget Italia di avviare il licenziamento collettivo di 113 dipendenti in tutto il Paese (su complessivi 685 lavoratori). A essere chiuse dovrebbero essere 68 stazioni di noleggio (tra auto e furgoni). Il maggior numero dei licenziamenti è previsto a Roma (47 lavoratori su complessivi 235) e Milano (18 addetti su complessivi 101). Il prossimo incontro è previsto per il 18 marzo.

In attesa della ripresa delle attività, per i 35 lavoratori di Kalat Impianti di Palermo (società che gestisce il recupero delle principali raccolte differenziate) scatta la cassa integrazione straordinaria. L’accordo ha la durata di un anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. L’impianto di selezione dei rifiuti, sito a Grammichele (Catania), è stato distrutto da un incendio nel luglio 2021. Da allora per i dipendenti si sono alternati periodi di cig ordinaria e straordinaria, in attesa della ricostruzione, cui ora la Regione Sicilia ha concesso il finanziamento.

Ancora ammortizzatori sociali per le aziende dell’indotto Stellantis. Stavolta è il caso della società casertana Atlas Ifm, impresa di pulizia generale di edifici, che opera in appalto per lo stabilimento di Atessa (Chieti), quest’ultimo noto come “ex Sevel”. Il contratto di solidarietà già in essere, che coinvolge 67 addetti, è stato prorogato dal 29 dicembre 2024 al 5 luglio prossimo.

Emanato il 12 febbraio dal ministero del Lavoro il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i lavoratori della Iscot Italia, azienda torinese dell’indotto Stellantis, attiva nel settore della pulizia specializzata di impianti e macchinari industriali. Per gli addetti dell’impianto di Cassino (Frosinone) la proroga, iniziata il 1° gennaio, si concluderà il 30 settembre; per gli addetti dell’impianto di Torino Mirafiori la proroga, iniziata il 1° gennaio, si concluderà il 30 giugno; per gli addetti dell’impianto ex Sevel di Atessa (Chieti) la proroga, iniziata il 1° gennaio, si concluderà il 31 marzo.