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Incroceranno le braccia anche in Friuli Venezia Giulia i dipendenti dell’Ispettorato nazionale del Lavoro. La giornata di sciopero, indetta per venerdì 18 marzo, arriva in seguito allo stato di agitazione proclamato un mese fa per protestare contro il mancato adeguamento, per i lavoratori dell’Ispettorato, dell’indennità di amministrazione. Disposto nella Finanziaria 2022 e riconosciuto ai dipendenti dei ministeri, l’adeguamento è stato invece negato al personale dell’Ispettorato e delle altre agenzie strumentali. Esclusione giudicata illegittima dai lavoratori e dai sindacati, dal momento che all’Inl e alle agenzie si applica il contratto collettivo di lavoro delle funzioni centrali, lo stesso dei dipendenti dei ministeri.
"Si tratta – spiega Mauro Cenci, responsabile funzioni centrali della Fp Cgil del Friuli Venezia Giulia – di una protesta sostenuta da tutti i sindacati di categoria, confederali e non, e che punta anche a sollecitare l’esigenza di finanziare con risorse adeguate l’Ispettorato nazionale del lavoro. Se si vuole che questo organo diventi davvero la cabina di regia della vigilanza sulla legalità nel mondo del lavoro, non si può pretendere che lavori a costo zero, vale a dire senza risorse aggiuntive rispetto a quelle destinate al ministero di riferimento. Questo tanto più in un momento in cui è prioritario intensificare la lotta al sommerso, come previsto anche dal Pnrr. L’Inl – conclude Cenci – può e deve essere il soggetto garante della legalità nel mercato del lavoro, ma a patto che si percorra l’ultimo miglio e lo si doti delle risorse, finanziarie e umane, indispensabili per il suo pieno funzionamento".