Incontro oggi a Roma (lunedì 16 settembre) tra i sindacati e la nuova proprietà di Industria italiana Autobus (Iia), rappresentata dall’ingegnere Vittorio Civitillo. “Secondo quanto riferitoci dal vertice aziendale – scrivono (Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic, Uglm – Invitalia e Leonardo conoscevano sin dal principio l’intenzione di cessare la produzione nella fabbrica di Bologna. Perfino la clausola che vieterebbe i licenziamenti per 36 mesi, spesso sbandierata dal ministero delle Imprese, in realtà si riferirebbe solo a quelli effettuati in contrasto col piano industriale e quindi non sarebbe invocabile per i licenziamenti derivanti dalla cessazione della produzione a Bologna”.

La direzione di Iia, inoltre, ha dichiarato che “è in procinto di essere raggiunta un’intesa, anche se ancora non del tutto vincolante, con il partner cinese. Da questa partnership potrebbe peraltro nascere qualche opportunità di investimento, che naturalmente verificheremo. Tuttavia da parte della nuova proprietà si è colta una disponibilità a trovare soluzioni per i lavoratori di Bologna, che abbiamo iniziato ad approfondire. Le soluzioni potranno essere solo condivise”.

Per i sindacati è essenziale “individuare attività che siano in grado di saturare anche il personale operaio, attività ad esempio di assistenza post vendita o di prototipazione legata alla ricerca e sviluppo e componentistica. Per lo stabilimento di Avellino si pone infine una questione di efficienza e di urgenza produttiva per evadere in tempo le commesse, nonché di revisione della catena di fornitori”.

La prossima settimana la direzione di Iia incontrerà la Regione Emilia-Romagna e “confidiamo – concludono le cinque sigle – che questa possa offrire strumenti di supporto a investimenti credibili. Sarà necessario che anche il ministero si faccia carico di accompagnare il percorso”. Le parti si incontreranno prima in sede locale e poi di nuovo a Roma l’11 ottobre prossimo.