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“Se qualcuno dovesse pensare, e non solo i soci, che la produzione a Bologna piano piano sparisca, sappia che metteremo in campo tutte le iniziative per salvaguardarla”. A dirlo è Maurizio Muzzicato, Rsu Fiom Cgil di Industria italiana autobus, rispondendo alle parole dell'amministratore delegato Giancarlo Schisano, convinto che lo stabilimento di San Donato (Bologna) dovrebbe concentrarsi sulla ricerca e sviluppo lasciando la produzione al sito di Flumeri (Avellino).
“La ricerca e sviluppo deve andare di pari passo con la produzione”, prosegue il delegato sindacale: “Negli ultimi anni sono usciti dall'azienda 23 lavoratori, nove quest'anno. Ora ci sono 73-74 operai, di cui 50 diretti di produzione. Da tempo chiediamo assunzioni in produzione, ci viene detto di sì, ma non si va avanti. Dei sei ingressi, ne rimarrà uno. In 40 non si possono produrre autobus”.
“La responsabilità – aggiunge il segretario Fiom Cgil Bologna Mario Garagnani – di quello che sta avvenendo in Industria italiana autobus ha nome e cognome: è il governo, che si caratterizza per l'assenza totale di politiche industriali”.
Ferma la difesa della produzione a Bologna, ma anche la richiesta di una selezione del partner industriale che guardi alla solidità della proposta. “Abbiamo fermato – conclude Garagnani – un'operazione che andava avanti alla chetichella, chi entra deve avere spalle forti e un piano serio. E il pubblico deve rimanere a guidare la transizione aziendale in un settore strategico”.