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È stato firmato da Rsu, organizzazioni sindacali, Ideal Standard e Progetto C.D., il verbale ex art. 47 che prevede il trasferimento di tutti i lavoratori nella nuova società e la procedura per l’avvio dei contratti di espansione che consentiranno il collocamento in pensione anticipata per i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro 36 mesi. Dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento da parte di Ideal Standard, avvenuta il 27 Ottobre 2021 presso il ministero dello Sviluppo Economico, tutte le parti sociali e le istituzioni (a livello territoriale, regionale e nazionale) si sono unite e hanno lavorato per un obbiettivo comune di reindustrializzazione del sito di Trichiana, provincia di Belluno, che si è concluso con la sottoscrizione dell’accordo del 17 novembre 2021.
Nel corso di questi 5 mesi il tavolo istituzionale, costituito presso l’unità di crisi della Regione Veneto, composto dalle organizzazioni sindacali, Regione Veneto, Mise e Ideal Standard, ha selezionato il piano di reindustrializzazione presentato da Banca Internazionale Finint Spa, nel ruolo di promotore di una cordata di investitori vicini al territorio. Il piano prevede il mantenimento della produzione di ceramica sanitaria, salvaguardando le competenze di tutte le maestranze dello stabilimento.
"Oggi possiamo dire - dichiarano Denise Casanova (Filctem Cgil Belluno), Bruno Deola (Femca Cisl Belluno), Giorgio Agnoletto (Uiltec Uil Belluno) - che il risultato di questo lavoro si misura con la piena salvaguardia occupazionale, un progetto di ricambio generazionale e un piano industriale di rilancio del sito produttivo di Trichiana. Le organizzazioni sindacali, con la Rsu, esprimono una forte soddisfazione per gli obbiettivi ottenuti e, soprattutto, per aver mantenuto la promessa fatta ai lavoratori, all’indomani dell’annuncio della chiusura, sul mantenimento del loro posto di lavoro". Un ringraziamento particolare, le organizzazioni sindacali lo rivolgono all'unità di crisi della Regione Veneto e al ministro Federico D'Incà.