Fondata il 21 giugno del 1974 a Firenze, la Cgil Toscana ha compiuto 50 anni, “un punto di partenza, più che un traguardo”, assicura Rossano Rossi, l’attuale segretario generale regionale. Per l’occasione l’organizzazione ha dato vita a un evento che si è tenuto in un luogo simbolico per il lavoro di quel territorio, alla Fornace di Sammontana, località Montelupo Fiorentino. Un momento di riflessione, racconto, ricordo e celebrazione. Ma anche un’occasione per pensare al futuro e programmare le prossime lotte del sindacato che vanta 498mila iscritti, tornati ad aumentare, e oltre 5.800 delegati, per un numero complessivo di 293 sedi.
Presente il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che sono intervenuti nel corso dell’evento, condotto da Daniela Morozzi. Nella mattinata anche le performance di Gaia Nanni.
Landini: “Miglioriamo la condizione delle persone”
“Credo che sia una giornata importante – ha detto Landini – perché la Cgil che è nata più di 120 anni fa, in realtà è sempre stata uno strumento per permettere alle persone di migliorare la propria condizione ed è sempre stata uno strumento anche di estensione e di difesa della democrazia e della libertà delle persone. E credo che in un territorio come questo non è un caso che ci sia una quantità di iscritti in rapporto agli abitanti che è tra i più alti del nostro Paese e che indica che da sempre la Cgil si vuole occupare di tutti i bisogni che le persone hanno: non solo della tutela nei luoghi di lavoro, ma di difendere e rappresentare i bisogni di tutte le persone nella loro vita. Vuol dire il diritto alla salute, il diritto allo studio, il diritto alla casa, vuol dire anche il diritto alla cultura, allo svago, alla possibilità di crescere”.
"Noi – ha detto il segretario generale della Cgil – questa battaglia la vogliamo portare avanti e l’impegno che adesso abbiamo è proprio quello di affermare i valori della nostra Costituzione, che oggi è sotto attacco ed è messa in discussione. Non a caso siamo impegnati nella raccolta firme per i referendum per cancellare le leggi sbagliate sul lavoro, ma visto ciò che il governo ha fatto votare in Parlamento, l’autonomia differenziata, noi già stiamo lavorando e penso che coinvolgeremo tutti i soggetti sociali e politici che nel nostro Paese vogliono contrastare questo disegno, perché intendiamo fare un referendum abrogativo per contrastare questo disegno. L’autonomia differenziata va respinta, è un elemento che divide il Paese, che peggiora le condizioni e in coerenza con la storia della nostra organizzazione credo che sia il momento che la democrazia la si difenda praticandola e chiedendo a ogni cittadino fino in fondo di fare la sua parte anche andando a votare, ma soprattutto mobilitandosi per impedire questa svolta autoritaria”.
Nazzareno Bisogni, un premio per valorizzare i giovani
Azzurra Giorgi per la sezione “Lavori testuali” e Laura Bonaiuti per la sezione “Audiovisivi” sono le vincitrici della seconda edizione del Premio Nazzareno Bisogni. Il concorso, organizzato da Cgil Toscana e Associazione Stampa Toscana, con il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana, era rivolto a giornalisti/e under 35 che hanno presentato lavori su temi sociali e vuole ricordare lo storico capo ufficio stampa della Cgil Toscana nonché dirigente del sindacato dei giornalisti (il premio consiste in 2mila euro e una pergamena-ricordo). La premiazione è avvenuta per mano del figlio e della moglie di Nazzareno, Felice e Cenzina, di Rossano Rossi, Lucia Aterini, segretaria Ast, e Walter Fortini, tesoriere Ast, in rappresentanza del presidente dell'Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, e di Giampaolo Marchini e Maria Adele De Francisci di Odg Toscana. Cgil, Ast e Odg hanno spiegato: “A quasi due anni dalla sua scomparsa, la presenza di Nazzareno resta ancora forte e presente in tutti noi, con questo premio continuiamo a portare avanti il suo ricordo e il suo esempio facendolo nel modo in cui lui credeva, cioè cercando di valorizzare il lavoro di giovani giornalisti e giornaliste”.