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L’occasione era di quelle speciali e del resto non sono tante le organizzazioni in grado di vantare una storia lunga 130 anni. Tra queste la Camera del Lavoro di Padova che ha deciso di dedicare la giornata di giovedì 12 ottobre sia alle riflessioni sul proprio passato che alle lotte del presente e del futuro attraverso due iniziative a cui ha preso parte anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
I principi costitutivi della Cgil, la lectio magistralis di Landini
In mattinata infatti, il leader della Cgil ha partecipato a un’iniziativa coordinata con l’Università di Padova al Teatro Ruzante dove ha tenuto una lectio magistralis “I principi costitutivi della Cgil” che ha inaugurato la nuova Scuola di Formazione sindacale per i funzionari, delegati e segretari della Cgil di Padova (e aperto anche agli studenti universitari). Un ciclo di seminari dedicati alla formazione dei rappresentanti sindacali del territorio, voluto fortemente dal segretario generale della Cgil di Padova Aldo Marturano (“abbiamo di fronte una sfida titanica” ha detto) che ha introdotto, insieme a Matteo Bissoli, docente dell’Università di Padova e Direttore della Scuola di Formazione Sindacale, un Maurizio Landini emozionato, come ha subito ammesso, dalla circostanza di trovarsi a tenere una lezione in uno spazio dell’Università pur avendo solo la terza media. Condizione che comunque non gli ha impedito di parlare per un’ora e di rispondere puntualmente a tutti i numerosi quesiti che gli sono stati rivolti al termine della lezione.
I perimetri del lavoro – Padova: la città operaia e le sue trasformazioni
Nel pomeriggio invece, Landini ha tenuto le conclusioni del dibattito seguito alla presentazione de “I perimetri del lavoro – Padova: la città operaia e le sue trasformazioni”, pubblicazione a cura della ricercatrice Tania Toffanin sulla Padova industriale di ieri e la Padova, prevalentemente terziaria, di oggi. Un dibattito che ha visto gli interventi, oltre che della stessa autrice, anche dell’ex segretaro generale della Camera del Lavoro di Padova, Pietro Pelà Zanni, di quello attuale, Aldo Marturano, del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, del Prorettore dell’Università di Padova, Antonio Parbonetti, di Roberto Voza, docente dell’Università degli Studi di Bari e di una delegata della Cgil, l’infermiera Mara Urso.
Ai margini dell’intensa giornata oratoria, il segretario generale ha anche risposto alle domande dei numerosi giornalisti dell’informazione locale presenti che si sono focalizzate sulla notizia, arrivata in giornata, dell’affossamento del Cnel del salario minimo. “Il Governo – ha detto Maurizio Landini – ha deciso di scaricare sul Cnel la decisione di affossare la proposta sul salario minimo, lo ha fatto spaccandolo perché il voto non è stato unanime e soprattutto ha deciso di non affrontare un problema che condiziona la vita di milioni di lavoratrici e lavoratori ossia il basso livello dei salari nel nostro Paese perché è sotto gli occhi di tutti che non si può lavorare a 5-6 euro l’ora, si tratta di stipendi da fame. Invece il Governo non sta facendo nulla per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, pensa piuttosto ai condoni a favore degli evasori fiscali. Nei prossimi giorni dovrebbe presentare una legge di bilancio che non conterrà nulla di cui ha veramente bisogno il nostro Paese. E noi, prima ci consulteremo con i lavoratori e le altre organizzazioni sindacali, e poi decideremo quali strumenti utilizzare per manifestare il nostro dissenso. Abbiamo già iniziato sabato scorso con una manifestazione che ha raccolto un consenso altissimo e ha portato a Roma tantissime persone come non se ne vedevano da anni. Andremo avanti finché il Governo non ci ascolterà. La gente non ce la fa più”.