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Confermati gli 80 esuberi su un totale di 102 lavoratori impegnati nel sito della multinazionale Husqvarna a Valmadrera in provincia di Lecco. La procedura di licenziamento collettivo si aprirà questo giovedì. Sono le cattive notizie emerse dal confronto odierno (3 giugno) tra società e Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil nella sede lecchese di Confindustria.
La multinazionale svedese, seconda azienda al mondo nel campo delle macchine per il giardinaggio, venerdì 24 maggio ha annunciato la chiusura della produzione nello stabilimento lombardo, con il solo mantenimento del reparto commerciale. Conseguenza: 80 esuberi, cui andrebbero sommati i terzisti e i dipendenti delle cooperative che lavorano per Husqvarna. Immediata la risposta dei lavoratori, che da lunedì 27 maggio sono in presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica.
Per affrontare questa fase di forte difficoltà sarà richiesta la cassa integrazione straordinaria. “L’azienda sta valutando questa strada che sembrerebbe possibile anche per Husqvarna – riferisce Fabio Anghileri della Fiom Cgil – nell’incontro di oggi abbiamo chiesto e ottenuto che queste due settimane di presidio all’esterno dell’azienda siano coperte dai contributi. Il prossimo martedì entreremo nel vivo della discussione sui licenziamenti e in quella sede faremo le nostre richieste per tutelare al meglio i lavoratori”.
Anghileri, in conclusione, evidenzia anche il dato anagrafico: “L’età media dei dipendenti è sui cinquant’anni, quindi troppo giovani per la pensione, ma con evidenti difficoltà a trovare un nuovo posto di lavoro. Una situazione, dunque, particolarmente delicata, per la cui soluzione servirà l’impegno di tutti, a partire dall’azienda, per sostenere eventuali percorsi alternativi e forme di sostegno per i lavoratori”.