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Il verbale è stato firmato, ma è di “mancato accordo”. Non c’è intesa tra sindacati e Henkel: l’azienda chimica tedesca ha confermato per l’ennesima volta i 18 licenziamenti (su 165 dipendenti) nello stabilimento di Ferentino (Frosinone). Una decisione assunta ai primi di maggio, sempre confermata negli incontri seguenti.
Le motivazioni degli esuberi, che in virtù di sei dimissioni volontarie sono intanto scesi a 12, sono da rintracciare - ha spiegato la società - nella diminuzione dei volumi di vendita, nel costo eccessivo delle materie prime necessarie alla produzione e nell’incertezza riguardo l’eventuale ripresa
“Scelte aziendali sbagliate, che ora vengono fatte pagare ai lavoratori”, così aveva commentato il segretario regionale Filctem Cgil Lazio Sandro Chiarlitti, rimarcando come “la vendita del marchio General e l’aumento dei prezzi dei prodotti di punta hanno generato una flessione dei volumi”. Per Chiarlitti la strategia aziendale è molto chiara: “Aumentare i profitti riducendo il lavoro e saturando i magazzini, pensando di godere a lungo del monopolio commerciale”.
L’azienda, dunque, non ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo. Richiesta che, invece, avevano con forza avanzato i sindacati, sollecitando misure alternative, come l’utilizzo di ammortizzatori sociali (in particolare, la cassa integrazione per i 18 addetti) o le uscite volontarie sostenute da incentivi oppure
Ora che succede? Entro fine luglio si concluderà il percorso istituzionale in Regione Lazio, dal cui assessorato al Lavoro si attende a breve una convocazione. I sindacati, nel frattempo, continuano a proporre soluzioni che possano salvaguardare i posti di lavoro a rischio e far recuperare efficienza e competitività allo stabilimento.
Chi è Henkel
L’azienda chimica tedesca, leader mondiale nel settore dell’home & personal care (dai detersivi ai prodotti per l’igiene personale), è presente in Italia dal 1933 (con il nome di Società Italiana Persil). Ha circa 900 dipendenti e sei sedi: oltre a Ferentino, ha stabilimenti a Casarile (Milano), Zingonia (Bergamo) e Oggiono (Lecco), che realizzano adesivi di vario tipo e soluzioni chimiche per numerosi settori industriali, cui si aggiungono gli uffici amministrativi di Milano e il laboratorio per il trattamento di metalli e superfici di Caleppio di Settala (Milano).
L’impianto di Ferentino, attivo da oltre 40 anni, è dedicato ai prodotti di punta della multinazionale (ammorbidenti e detersivi per il bucato e la pulizia dei piatti a mano, sia in polvere sia liquidi), con marchi molto conosciuti come Dixan, Bio Presto, Perlana, Nelsen e Vernel. Va segnalato che nel sito laziale, dopo la chiusura nel 2021 dello stabilimento di Lomazzo (Como), è stata concentrata la gran parte di queste produzioni.