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“Un contratto nazionale scaduto da sette anni, rinnovato negli ultimi 15 anni una sola volta e con le indennità di presenza ferme al 2006”. Queste le motivazioni alla base dello sciopero in Toscana delle 10 mila guardie giurate e addetti ai servizi di sicurezza, indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per il 2 gennaio.
In vista del prossimo incontro nazionale che si terrà il 10 gennaio, per la giornata di sciopero i sindacati toscani hanno anche organizzato due presìdi, entrambi alle ore 11: a Sesto Fiorentino (Firenze), davanti alle sedi degli istituti di vigilanza Btv e Securitas Metronotte; a Pisa, davanti alla sede dell’istituto di vigilanza Corpo Vigili Giurati.
“Abbiamo deciso di non abbassare la guardia, continuando la nostra protesta per dare forza alla rivendicazione e ottenere un rinnovo consono”, spiegano i sindacati: “È evidente come le retribuzioni di questi lavoratori e lavoratrici siano oggi altamente insufficienti a garantire una vita dignitosa, per il troppo tempo trascorso dall'ultimo rinnovo e per l'inflazione che ha eroso potere d’acquisto”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sottolineano anche “i contratti di secondo livello in alcuni territori sono fermi da 30 anni”. E così concludono: “Stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori che durante la pandemia hanno dato un contributo importante, spesso svolgendo compiti non propri per il bene della comunità. Un lavoro durissimo che non viene retribuito nella giusta misura”.