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Indetto da Filcams Cgil e Uiltucs Uil lo sciopero a oltranza dei 600 dipendenti del gruppo Cambria, attivo nella grande distribuzione in Sicilia e Calabria, gestore negozi a marchio Spaccio Alimentare e Iperspaccio. A motivare la protesta, “i gravi ritardi e le incertezze nel pagamento degli stipendi, oltre che l’assenza di chiarezza sulle intenzioni dell'azienda”. La società ha chiesto l'accesso alla cassa integrazione straordinaria (firmata il 15 gennaio scorso), ma i sindacati chiedono l'intervento del ministero dello Sviluppo economico. “Occorre regolarizzare il pagamento degli stipendi”, spiega il segretario generale della Filcams Cgil di Messina Francesco Lucchesi: “Soprattutto serve chiarezza sul futuro piano industriale, rispetto agli impegni che l'azienda può mantenere nel territorio, rispetto a qualsiasi eventuale trattativa con altri gruppi imprenditoriali”.