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“I lavoratori metalmeccanici delle imprese dell’indotto della Glencore di Portovesme hanno ottenuto, grazie alla lotta, un risultato importante nel corso del tavolo di oggi al Mimit”. A dirlo sono Michele De Palma (segretario generale Fiom Cgil) e Roberto Forresu (segretario generale Fiom Cgil Sardegna), precisando che “si avvia il percorso di monitoraggio e confronto su situazione e prospettive industriali del polo metallurgico”.
Il tavolo, con le rappresentanze dei lavoratori dell’indotto del polo metallurgico di Portovesme, sarà convocato regolarmente. “Questo è un elemento molto positivo”, proseguono: “Il problema è il futuro industriale di quell’area, dal momento che è cessata la produzione di zinco attraverso il processo elettrolitico, con la conseguenza di una perdita di 900 posti di lavoro. Dovrà essere affrontato per tempo anche il problema dello spegnimento della centrale a carbone”.
Per De Palma e Forresu “gli ammortizzatori sociali e la formazione dovranno essere strumenti fondamentali ma transitori, nell’ambito degli impegni assunti dal governo di trovare soluzioni industriali per tutte le produzioni di zinco, piombo e alluminio. A tal proposito, grandi responsabilità sul futuro dell’area sono in capo alla multinazionale svizzera. Occorre agire prima che sia troppo tardi per garantire la continuità occupazionale e il rilancio produttivo del polo industriale nel Sulcis”.
L’incontro è stato aggiornato a mercoledì 23 aprile e saranno coinvolte anche le imprese dell’indotto della Glencore di Portovesme. Mentre, il tavolo SiderAlloys “per la gravità e l’emergenza in cui si trovano i lavoratori verrà convocato prima di questa data”.