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La notizia più temuta dai lavoratori sardi della Portovesme è arrivata questa mattina, 20 dicembre. La Glencore ha di fatto annunciato che lunedì prossimo, 23 dicembre, chiuderà completamente – e in anticipo – la linea zinco. L’azienda, controllata della multinazionale, lo ha comunicato nell’incontro con la rsu.
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Duro il commento del segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante. “Lo schiaffo della Glencore ai lavoratori, alla Regione e al Governo non può restare impunito. Dalla forza della risposta che arriverà dalle istituzioni si misurerà la loro coerenza rispetto agli impegni presi anche nell’ultimo incontro a Roma e in vista del sopralluogo dei tecnici ministeriali oggi nello stabilimento”.
La multinazionale, prima ancora della visita tecnica programmata per capire come rilanciare lo stabilimento, in spregio a un intero territorio, a una regione e al paese nei quali ha fatto profitti per decenni, ne certifica la fine, pensando di potersene andare lasciando macerie e senza pagare pegno. Così facendo la Glencore dimostra la totale assenza di senso di responsabilità sociale
Per la Cgil regionale le istituzioni a ogni livello, il Governo nazionale prima di tutto, hanno gli strumenti per sanzionare severamente la multinazionale e non possono più rimandare l'esercizio di un ruolo forte che fino a qui non è stato evidentemente esercitato fino in fondo. “Occorre dimostrare con i fatti alla Glencore che quelle produzioni strategiche possono sopravvivere con un nuovo investitore e che, in ogni caso, la multinazionale deve saldare ogni ipotetico ed eventuale debito, di qualsiasi natura, abbia sul territorio, e che, in assenza di queste condizioni, non c'è alcuna disponibilità a discutere di altri progetti. Le produzioni che Glencore vuole realizzare altrove in Europa ma non più in Sardegna, sono di grande importanza per l’industria e l’economia italiana. Spetta innanzitutto al Governo far sì che questo importante patrimonio di professionalità e di capacità industriale rimanga nell’Isola”.
“Questo è un atto di grande scorrettezza – hanno dichiarato i segretari territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi – perché arriva ancora prima dell'incontro tecnico di questa mattina con i tecnici del ministero. Chiediamo che il governo prenda posizione verso Glencore come aveva annunciato lo stesso ministro nell'incontro al Mimit”.