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Ancora in piazza per difendere il proprio lavoro le lavoratrici e i lavoratori della Gianetti Ruote, in presidio permanente da oltre 75 giorni. Si è svolta oggi (4 ottobre) la manifestazione unitaria a Brescia contro la chiusura dello stabilimento di Ceriano Laghetto in Brianza e il licenziamento di 152 persone.
“Abbiamo manifestato oggi davanti allo stabilimento di Carpenedolo in provincia di Brescia insieme a delegazioni di lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la Lombardia in difesa del lavoro e contro i licenziamenti". Così in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil.
La Gianetti Ruote, sottolinea la sindacalista, "è stata la prima azienda che subito dopo lo sblocco dei licenziamenti ha deciso di chiudere lo stabilimento di Ceriano Laghetto in Brianza per ragioni esclusivamente finanziarie licenziando 152 persone".
Domani (5 ottobre) è prevista l’udienza contro la Gianetti Ruote sull’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori: "Auspichiamo che come per la Gkn sia riconosciuto il comportamento antisindacale – dichiara la segretari generale della Fiom –. Ci aspettiamo che il governo intervenga con urgenza e metta in campo gli strumenti necessari per affrontare la fase transizione industriale del settore automotive e per tenere aperte le fabbriche”.
Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil
La manifestazione unitaria ("Difendiamo il lavoro") è stata indetta per chiedere il ritiro dei licenziamenti - che riguardano anche le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento di Carpenedolo, in provincia di Brescia -, la reindustrializzazione del sito Ceriano Laghetto, oltre che un programma di investimenti per lo stabilimento bresciano. In occasione della manifestazione previsto uno sciopero di 4 ore delle aziende metalmeccaniche dell'area del Garda.