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"Tra due mesi sarà trascorso un anno dal terribile doppio incidente in cui persero la vita sedici braccianti stranieri in provincia di Foggia. Tavoli istituzionali, manifestazioni di piazza, tanto cordoglio, tanta indignazione, ma di concreto cosa hanno fatto le istituzioni per impedire che questa strage continui?". É quanto chiede Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, all'indomani della morte di altri due lavoratori stranieri in un incidente stradale tra San Severo e San Marco in Lamis.
"Un’altra grande stagione di raccolta è alle porte, cosa dobbiamo aspettarci? - prosegue Gesmundo - Dalla rete dl lavoro agricolo di qualità, dalla legge 199, dagli accordi territoriali sottoscritti, sarebbero dovute discendere azioni atte a organizzare servizi di trasporto pubblico, momenti di incontro pubblico di offerta e domanda di lavoro, un sistema di accoglienza diffuso per superare ghetti e soluzioni di fortuna non decorose. Cosa è stato fatto?".
"Questi lavoratori contribuiscono al successo dell’agroalimentare pugliese, spesso sfruttati e sottopagati - continua il segretario Cgil - I morti di ieri erano regolari, lavoravano. Che concetto di legalità si può affermare se si continua a lasciare un pezzo di economia importante di questa regione in mano a caporali e imprenditori senza scrupoli?".
La Cgil chiede allora che sia il prefetto di Bari a riprendere in mano il lavoro di coordinamento tra tutte le province, a istituire tavoli con la Regione e i sindacati per fare il punto della situazione su accoglienza, trasporti, mercato del lavoro. "Se le imprese si rifiutano di collaborare che si dia il via questa estate a una stagione di controlli senza sosta - afferma ancora Gesmundo - che si rafforzi l’azione repressiva e di vigilanza. Non può e deve passare il concetto che violare le regole rende di più, che comprimere diritti, salari, ridurre in schiavitù, non deve incontrare la reazione dello Stato. Basta scuse davvero per tutti, siamo stanchi di piangere morti in roghi e incidenti stradali, stanchi di ingolfare le redazioni dei media di comunicati stampa. Questa estate o si danno risposte di legalità o saremo tutti mobilitati, tutta la Cgil Pugliese, per reclamare norme e interventi di civiltà", conclude il sindacalista.